Finisce in tragedia la notifica di arresto da parte della Guardia di Finanza nel Palermitano al culmine di una inchiesta che ipotizza il reato di corruzione. Una tragedia avvenuta nelle prime ore del giorno
Indagato si lancia dal sesto piano
Il dramma si è consumato quando la guardia di Finanza ha bussato alla porta. Un funzionario della polizia provinciale della Città Metropolitana, praticamente ancora in piena notte, così si è tolto la vita lanciandosi dal sesto piano di un palazzo a Bagheria. I finanzieri erano andati a casa per notificargli un’ordinanza cautelare in carcere con l’accusa di corruzione.
Chi è la vittima della tragedia
Marcello Miraglia, 61 anni, durante le operazioni di notifica del provvedimento ha chiesto al finanziere di potere andare in bagno. In un attimo ha aperto la finestra che era socchiusa e si è lanciato.
Il tentativo di impedire il gesto disperato
Un maresciallo che lo seguiva da vicino ha tentato in tutti i modi di fermarlo senza riuscirci. Il militare si è anche provocato una grave ferita alla mano ed è stato trasportato al pronto soccorso.
L’indagine che ha portato alla notifica di questa mattina
Il funzionario era coinvolto in un’indagine per corruzione nella quale sono indagate altre nove persone. Imprenditori che in cambio di soldi o regalie avrebbero ottenuto rinnovi di autorizzazioni ambientali o soffiate sui controlli e le ispezioni. L’inchiesta è, naturalmente, alla fase della contestazione delle accuse che dovranno essere dimostrate nelle sedi opportune
Funzionario noto della Città metropolitana ex Provincia
Miraglia era uno dei funzionari più conosciuti della Città Metropolitana di Palermo, l’ex provincia, rivestiva da anni la qualifica di istruttore specialista tecnico del Servizio rifiuti urbani e tributo speciale, un ufficio strategico per i controlli in materia ambientale. La procura di Termini Imerese ha già disposto la restituzione della salma alla famiglia senza che fosse necessario ulteriore approfondimento.
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