I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato 14.000 artifici pirotecnici rinvenuti all’interno di due spedizioni provenienti da Napoli. I militari nel corso dei controlli su alcuni carichi provenienti dal capoluogo partenopeo hanno notato la genericità dei dati riportati sulle bolle di accompagnamento. I controlli eseguiti dalle fiamme gialle hanno consentito pertanto di individuare, in due distinti carichi, complessivi 560 chili di materiale esplodente suddiviso in 140 batterie da 100 lanci ciascuno.

È stato identificato anche il destinatario di una delle due spedizioni e denunciato per aver messo in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti ricevendo del materiale altamente infiammabile e potenzialmente esplosivo senza le prescritte cautele e norme di sicurezza.

Il contrasto al commercio illecito di materiale esplodente rientra tra le azioni promosse dalla guardia di finanza per impedire alla criminalità, soprattutto in alcuni territori, di gestire la vendita di prodotti pirotecnici estremamente pericolosi se acquistati fuori dai canali ufficiali.

Sequestrati milioni di fuochi d’artificio nel Palermitano, 9 denunce

A fine 2023, I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato 1,2 milioni di fuochi d’artificio per un peso complessivo pari a oltre 2,7 tonnellate. E’ il bilancio di varie operazioni che ha portato anche a 9 denunce. I militari del secondo nucleo operativo metropolitano hanno sequestrato in 2 attività commerciali, a Palermo e Carini, oltre un milione di articoli pirotecnici. Erano custoditi in locali sprovvisti delle necessarie certificazioni di prevenzione antincendio. Si trovavano negli stessi spazi di vendita o di stoccaggio di articoli altamente infiammabili, come tovaglioli di carta, fiori artificiali, piatti e bicchieri di plastica, accendigas da cucina, accendini contenenti gas liquido e bombolette spray. I titolari entrambi denunciati.

Sequestrati sempre a Palermo altri 240 ordigni artigianali ad alto potenziale esplosivo, comunemente conosciute come “cipolle”. Pesavano 39 chili, erano provenienti da Napoli. Materiale trovato in un deposito di spedizioni di Palermo in viale Michelangelo. Il destinatario del carico denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti e per violazione delle disposizioni in materia di controllo delle armi. Sempre nel capoluogo sequestrate tre batterie da 100 razzi e 60 candelotti pirici, del peso complessivo di 15 chili. Un palermitano li deteneva per la libera vendita in un esercizio commerciale del centro cittadino, aperto al pubblico. Ovviamente in totale assenza delle autorizzazioni di pubblica sicurezza previste per tale tipologia di materiale esplodente altamente pericoloso. Anche qui una denuncia per commercio abusivo di materiale esplodente.