Arrivare in spiaggia e trovare la prima fila occupata da ombrelloni e sedie a sdraio fantasma. Un vizietto che, sulle spiagge italiane, sta diventando sempre più frequente. Ora anche in Sicilia scoppia il caso dopo che  è scattata la denuncia ad un uomo che aveva occupato parte dell’area prospiciente il bagnasciuga con ombrelloni e lettini.

Un furbetto scoperto nel Trapanese

Quello che sembrava una cattiva abitudine sono al Nord Italia – le cronache sono zeppe di notizie del genere nel corso di questa estate – adesso sta migrando anche al Sud. Ieri, nel corso di un intervento della Guardia Costiera, il titolare di una ditta di noleggio di lettini e ombrelloni a Campobello di Mazara è stato denunciato. Senza avere l’autorizzazione all’occupazione del demanio marittimo, aveva installato ogni giorno 27 ombrelloni e lettini per affittarli a bagnanti e turisti. Dopo gli accertamenti dei militari, l’intera area abusivamente occupata è stata restituita ai bagnanti e il materiale della ditta è stato posto sotto sequestro. Insomma, l’uomo aveva pensato bene di garantire ai suoi affezionati clienti il posto esclusivo in prima fila, vista mare, occupando con i suoi lettini e ombrelloni la zona più desiderata della spiaggia.

I furbetti del posticino

Non è un caso isolato quello di Campobello di Mazara scoperto dalla Guardia Costiera. Non sono solo i titolari di noleggio ombrelloni che si accaparrano i posti migliori nelle spiagge. Tantissimi altri sono i cosiddetti “furbetti del posticino”, come li chiamano in Toscana, dove il fenomeno è certamente più frequente. Per assicurarsi una giornata di relax vicino allo scroscio delle onde e accarezzato dalla fresca brezza del mare, infatti, c’è chi se le inventa davvero tutte.

Lucchetti negli ombrelloni, asciugamani ovunque e oggetti

C’è chi all’alba scende in spiaggia e piazza ombrelloni, asciugamani, sdraio e qualsiasi altro oggetto capace di occupare un fazzoletto di sabbia, di scoglio o di ciottoli per assicurare al “furbetto”di prendere il sole tutto il giorno a scapito del prossimo. I più spregiudicati, poi, lasciano i loro materiali balneari a giorni a volte piantandoli saldamente sulla sabbia o legandoli insieme con i lucchetti. Il problema non è solo etico ma di legge, perché è assolutamente illegale lasciare questa sorta di “segnaposti” sul litorale che appartiene a tutti e si rischia una sanzione fino a 3 mila euro.

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