Furto nella notte nell’impianto sportivo gestito dal Cus in via Altofonte a Palermo. I ladri la scorsa notte sono entrati nella palestra e hanno portato via diversi attrezzi ginnici. Le indagini sono condotte dai carabinieri che stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza. La denuncia è stata presentata dal responsabile della struttura.

Gli altri episodi

Domenica scorsa, giovedì e venerdì notte, ignoti hanno compiuto furti e danneggiamenti alla struttura, nonostante i sistemi di videosorveglianza e l’operato di una società di sicurezza, che  monitora di notte il Centro Universitario Sportivo. Sono stati rubati generi alimentari dal bar, ombrelloni, gazebo, materiale tecnico a bordopista (ostacoli, coni) e pesi dell’Area Fitness adiacente alla piscina.

“Troppi episodi”

“C’è grande rammarico per questi ripetuti episodi di microcriminalità, che confermano la brutta  piega che da diverso tempo ha preso la nostra città”, commenta con amarezza Giovanni Randisi,  Presidente Cus Palermo. “Tutto ciò non rende giustizia ai sacrifici compiuti dalla società Cus  Palermo e da tutta la famiglia di dipendenti e collaboratori, che ogni giorno, anche durante la pandemia, si sono adoperati per permettere alla struttura di svolgere la propria fondamentale  funzione sociale”.

Appello alle forze dell’ordine

L’appello va alle Istituzioni e alle Forze dell’ordine, affinché questa situazione possa radicalmente  cambiare. “Abbiamo affrontato un periodo critico, quale quello della pandemia e questi eventi deprecabili arrivano in un momento in cui il Cus tenta di ripartire, dopo un lungo stop e tante difficoltà. Solamente nell’ultima settimana segnaliamo tre episodi, tutti in sequenza, che ci sentiamo di denunciare a gran voce. Non solo per la nostra realtà, ma perché testimoniano che la microcriminalità sembra operare ormai indisturbata in tutta Palermo”.

Furto in un cantiere edile

I carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, tre palermitani di 31, 32 e 35 anni accusati di furto aggravato, sorpresi mentre stavano portando via materiale edile da un cantiere nella zona di via Maqueda a Palermo, già posto sotto sequestro preventivo dalla polizia municipale.

Il furto è stato notato da due giovani carabinieri che hanno lanciato l’allarme.

I due militari si trovavano nei pressi del Palazzo Sartorio-Grassellini, edificato nel XVIII secolo dal marchese Bernardo Sartorio e Ferro e poi acquisito da Domenico Grassellini, quando hanno notato tre soggetti sospetti nei pressi dell’edificio, in passato occupato da alcune famiglie senza casa e poi posto sotto sequestro preventivo dalla polizia municipale.

Nel corso degli accertamenti è emerso che i tre sono tutti percettori del “reddito di cittadinanza” e sono in corso le procedure per la revoca del beneficio.

Gli arrestati sono stati portati in tribunale per la direttissima.

Al termine della direttissima i tre – S.G., F.L.M. e F.P.M. – hanno patteggiato una condanna a 10 mesi e una multa di 200 euro.

 

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