I malumori e i mal di pancia andavano avanti da settimane. Il cda Gesap del dopo Fabio Giambrone è durato neppure un anno.

L’idillio all’interno dello scalo aeroportuale è finito dopo pochi mesi. Adesso è rottura. Tre consiglieri su cinque hanno presentato le dimissioni contestando la gestione del presidente Tullio Giuffrè fedelissimo del sindaco Leoluca Orlando.

Si sono dimessi l’amministratore delegato Giovanni Scalia e i consiglieri Cleo Li Calzi e Domenico Cacciatore.

E dire che tranne Alessandro Albanese, indicato dalla Camera di Commercio, tutti gli altri componenti, cioè i tre dimissionari e Giuffrè, sono stati nominati dal sindaco Leoluca Orlando nella doppia veste di sindaco di Palermo e sindaco metropolitano.

Sembrava un Cda di ferro che si è sbriciolato come cartone.

“L’immobilismo in cui è caduto il cda è semplicemente inquietante – scrive su Facebook Gianluca Colombino della Cisal – Da mesi si assiste a tensioni tra alcuni componenti del consiglio di amministrazione e chi formalmente presiede il cda. Tanti segnali preoccupanti mi avevano portato a lanciare l’allarme sulla necessità di garantire continuità alla gestione precedente.

La Legea Cisal come sempre interverrà a tutela e garanzia della società e lanciamo un appello alla proprietà azionaria chiedendo l’immediata rimozione di quanti vorrebbero riproporre i vecchi schemi. Giù le mani della politica dalla Gesap”.

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