“I rumors che si susseguono in questi giorni nello scalo palermitano sull’ipotesi che Enac stia certificando un nuovo operatore su Punta Raisi, sono bastati per accendere i riflettori sullo spauracchio di una riduzione di personale e di una futuristica privatizzazione. Indiscrezioni, che stanno mettendo in fibrillazione i lavoratori del gestore Gesap e degli handlers, tra tutti Gh Palermo ed Aviapartner. Per questo unitamente alle altre organizzazioni sindacali abbiamo chiesto un confronto urgente a Gesap, alle società di handling e all’Enac, serve fare chiarezza per spazzare via dubbi e incertezze, e per chiarezza intendiamo un impegno e un’assunzione di responsabilità ratificate da un verbale di accordo fra le parti, e non solo brevi comunicazioni da parte delle governance societarie finalizzate a rasserenare sul momento l’ambiente aeroportuale”. Cosi la Fit Cisl Sicilia con il segretario generale Dionisio Giordano e il segretario regionale con delega al Trasporto aereo Antonio Dei Bardi, intervengono sull’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo.
“Bisogna salvaguardare i tanti successi ottenuti dall’aeroporto palermitano. Negli ultimi anni infatti ha registrato una notevole crescita dei passeggeri, del fatturato e una sempre più adeguata dotazione infrastrutturale. Tutto ciò ha lanciato il Falcone e Borsellino tra gli scali nazionali più importanti: sette i milioni di passeggeri oggi con una crescita stimata nel prossimo quinquennio fino al raggiungimento di quasi 10 milioni di passeggeri”.
“Una sinergica condivisione di crescita e produttività tra le nuove governance nelle aziende – aggiungono Giordano e Dei Bardi -, un patto sociale con sindacati e lavoratori, un controllo adeguato dei soci, in primis il Comune di Palermo azionista di maggioranza, hanno contributo all’espansione dello scalo del capoluogo siciliano”. Dalla Fit concludono, “attendiamo dunque un incontro, resta inteso che indicazioni diverse porteranno a una presa di posizioni di sindacati e lavoratori”.
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