Il tragico mistero di Fauzia. La storia della sua scomparsa è terminata ieri pomeriggio quando è apparso chiaro che il cadavere trovato in mare era quello della giovane 17enne scomparsa ormai da 4 giorni e sulla cui assenza si era pensato un po’ di tutto. Cosa è successo? Sarà questo il mistero da chiarire nei prossimi giorni.

Il corpo della ragazzina

Il corpo ritrovato in mare è quelle di Fauzia Islam, la ragazza di 17 anni che doveva andare a scuola al liceo Ninni Cassarà, ma a scuola non è mai arrivata. I suoi vestiti e il suo zaino e il suo giubbotto sono stati ritrovati su una scogliera a Vergine Maria, il suo corpo in mare aperto.

Alta circa un metro e sessanta, capelli neri lunghi sino alle spalle, occhi neri e una piccola voglia rossa sul collo. Questa la descrizione che era stata diffusa per cercarla. Non è bastato. Fauzia era arrivata a Palermo da bambina insieme alla famiglia. L’allarme dei compagni dimostra che era integrata. o almeno così sembrava

L’ultimo avvistamento

L’ultima volta che la ragazza è stata vista viva è stato martedì mattina quando la giovanissima, come ogni giorno, ha atteso l’autobus che l’avrebbe portata a scuola, il liceo Ninni Cassarà di via Don Orione. Lì, però non è mai arrivata. Non è escluso che la giovane abbia, invece, preso i mezzi per raggiungere il mare, visto che proprio dalla fermata in centro partono anche il 731 e l’806 diretti a Vergine Maria e a Mondello. Una cosa che tutti i ragazzi hanno fatto almeno una volta nella vita: saltare la scuola e andare a mare, magari con gli amici. Cosa sia successo dopo, però, è ancora tutto da chiarire e la squadra mobile sta indagando per definire i contorni di una vicenda tutt’altro che chiara.

L’allarme lanciato dai compagni

Sono stati i compagni, i primi a lanciare l’allarme con un appello sui social cui ha fatto seguito la denuncia di scomparsa. Hanno raccontato che la studentessa, proprio qualche ora prima di sparire avrebbe scritto su Whatsapp alcune frasi inquietanti: “Pensaci due volte prima che sia troppo tardi” e “Ucciditi o bevi il caffè, io ho smesso di bere caffè”.

I messaggi inquietanti

Su Instagram, invece, ha cambiato il suo nome in “Death”, ovvero “morte” e anche la sua bio: “Sorry Albert Camus, i stopped drinking coffee”, sempre in riferimento alla frase che ha preoccupato i compagni.

L’ipotesi del suicidio che emerge dai messaggi viene battuta ma non è l’unica pista. In ogni caso serve un motivo e dietro quello può nascondersi di tutto.

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