Si fa sempre più strada l’ipotesi della fuga e dell’allontanamento volontario dello skipper Andrea Taormina, disperso da una settimana. Dello skipper 50enne di Capaci si sono perse le tracce la notte del 28 settembre scorso e ad oggi, dopo 7 giorni di ricerche, di lui non v’è traccia. Soltanto il recupero di alcune parti della sua imbarcazione, la “Malandrina“, una barca a vela lunga 10 metri, su cui però aleggiano forti dubbi.

Il giallo: pezzi di altre barche

Resta ancora nel giallo la scomparsa nelle acque di San Vito Lo Capo (TP) dello skipper palermitano. La compagna Dalila Violante nei giorni scorsi ha sollevato dei dubbi sui pezzi di imbarcazione recuperati in mare. Nei pressi di Castellammare del Golfo erano stati rinvenuti alcuni pezzi della Malandrina: dei parabordi e parti bruciate. Alcuni pezzi di legno ritrovati bruciati in mare non apparterrebbero alla barca dello skipper disperso.

Ipotesi fuga

Il mistero dell’imprenditore palermitano, che viaggiava su una barca a vela di 10 metri sembra infittirsi. Tanto che adesso all’ipotesi dell’incidente durante la navigazione si è aggiunta anche quella della fuga, dell’allontanamento volontario. Sul caso sono tuttora in corso le indagini della Capitaneria di porto. I resti della “Malandrina” sarebbero stati recuperati in un tratto di mare molto profondo. Il mare durante la traversata era calmo.

Verso la Tunisia?

Il fratello, Riccardo, ha già lanciato un appello alla trasmissione Chi l’ha visto?: “Mio fratello è un marinaio esperto, ha un patentino da skipper – ha detto, chiedendo che le ricerche vengano estese sul versante vicino alla Tunisia -. Noi ringraziamo le forze dell’ordine, guardia costiera e carabinieri che si stanno prodigando nelle ricerche ma chiediamo aiuto a tutti. Una barca a vela non può sparire nel nulla in un tratto di mare così breve».

I dubbi della compagna

La compagna dello skipper, Dalila Violante, chiede ricerche più approfondite. «Per me la scomparsa di Andrea resta misteriosa – ha detto la donna -. Chiedo ancora aiuto, trovatelo. A giugno avremmo dovuto sposarci. Chiedo ancora una volta che nelle ricerche vengano impegnati robot che possano scrutare i fondali in cerca del relitto».

L’appello del fratello a “Chi l’ha visto?”

“Mio fratello Andrea è partito martedì alle 19.30 da San Vito Lo Capo diretto a Balestrate. Ad aspettarlo in banchina attorno alle 23.30 la sua compagna Dalila, quando non lo ha visto arrivare ha chiamato subito i soccorsi anche perché il telefonino era spento da mezzanotte e mezzo”.

 

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