• “Strumenti di pace” è il titolo del murale che l’artista fiorentino Giambaccio ha realizzato a Danisinni
  • L’inaugurazione questa sera
  • Il contestuale progetto di recupero dell’asilo nido Galante
  • Nell’opera di street art, figure di grande forza creatrice, come Rosa Balistreri e Letizia Battaglia

Un sorridente putto alato si libra sopra la chiesa sventolando la scritta vermiglia “Saluti da Danisinni”. Si apre così l’opera che l’artista fiorentino Giovambattista Giannangeli, in arte “Giambaccio” (#giambaccio), sta realizzando in questi giorni nell’antico rione, donata alla Parrocchia Sant’Agnese V.M. Danisinni e all’associazione Insieme per Danisinni che hanno promosso l’iniziativa.

L’inaugurazione del murale stasera e il progetto di recupero dell’asilo nido Galante

L’inaugurazione del murale si terrà lunedì 7 giugno 2021 alle ore 19:00 in vicolo Ganci, piazza Danisinni, alla presenza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, della comunità di Danisinni, delle associazioni che operano nel quartiere. In occasione dell’inaugurazione, l’ATS “Pà Materità Danisinni” consegnerà al Comune di Palermo il progetto esecutivo strutturale e geotecnico di miglioramento sismico che farà parte del “Progetto di recupero dell’asilo nido Galante” per il completo recupero funzionale e rinnovo dell’edificio e la sua restituzione alle cruciali aspettative della comunità di Danisinni, per la rigenerazione, coesione e inclusione sociale del quartiere.

“Strumenti di pace” di Giambaccio

Un colorato squarcio visivo dal titolo “Strumenti di pace”, “realizzato in pittura acrilica e foglia oro – spiega Giambaccio –, rappresenta San Francesco che porge un vaso di papiri, simbolo di acqua e di vita. Ai piedi del frate francescano, unite in un abbraccio fraterno, due donne siciliane esempio di grande forza creatrice: Rosa Balistreri e Letizia Battaglia. Al lato di San Francesco è presente padre Liborio, frate di Danisinni che ha lottato 30 anni per sollevare lo spirito della comunità. Al centro quattro figure sono rappresentate in una campagna rigogliosa circondata dalla città, tra galline, galli, papere, asini, colombe e cicogne”. Nell’affresco murale i riferimenti alla storia di Danisinni – come il papiro elemento caratteristico del quartiere con il suo il suo fiume Papireto che qui si origina e ancora scorre nel suo sottosuolo; gli orti e gli animali – si intrecciano a simbologie e richiami al mondo cattolico e alla pop art.

Street art a Danisinni

La grande opera site e time specific sulla facciata sud del complesso evangelico che domina il piccolo borgo, e che ospita la sede del Museo Sociale Danisinni, va ad arricchire la galleria di street art e opere urbane che dal 2018 si costruisce tra i vicoli, la piazza e gli spazi verdi dell’antico quartiere Danisinni, a partire dal progetto di rigenerazione in chiave artistica ‘Rambla Papireto’, continuando con le azioni artistiche e le residenze promosse dal Museo Sociale Danisinni (Mu.S.Da.) insieme alla Parrocchia Sant’Agnese V.M. e all’associazione Insieme per Danisinni. Operazioni sinergiche in cui dialogano punti di vista differenti che attraverso lo strumento dell’arte, della relazione, della condivisione stanno favorendo la riscrittura della storia di Danisinni, un piccolo paradiso verde con una comunità forte e partecipativa che per anni è stata dimenticata, scivolando in un pericoloso isolamento che oggi è un ricordo lontano. Ogni giorno, in questa piccola comunità si sperimenta lo strumento del riscatto attraverso “strumenti di pace” come l’arte.

La bellezza e il concetto di comunità

“In un tempo in cui abbiamo bisogno di buone pratiche di testimonianza di bene – dice Fra Mauro, parroco di Danisinni ̶ l’opera “Strumenti di pace” racconta di quella bellezza che ciascuno porta dentro di sé, della possibilità di essere strumenti di quel bene che ci fa essere comunità, ci fa essere partecipi di una “storia di popolo”; la storia di Danisinni e di Palermo in questo caso. Proprio i personaggi da San Francesco a Padre Liborio Iannazzo, da Rosa Balistreri a Letizia Battaglia, dicono come ciascuno attraverso la propria missione quotidiana, che si esprime nell’arte quanto nel servizio del quotidiano, riesce a narrare con la propria vita una storia inedita di bellezza, una storia che non è per se stessi, ma che diventa l’uno per l’altro, e quindi crescita comunitaria. L’offerta del papiro che affonda le radici nella storia araba che ha segnato Danisinni non ha solo un importante valore storico, ma ci racconta che ciò che siamo oggi è il frutto del passato”.

Il Mu.S.Da di Danisinni

L’artista fiorentino, Giambaccio, donerà un’opera al Museo Sociale Danisinni (vicolo Ganci, 9 – piazza Danisinni – Palermo | museosocialedanisinni.it), che entrerà a far parte della collezione del Mu.S.Da. che a oggi raccoglie quasi 150 opere di scrittura asemica, poesia visiva, calligrammi, donate da artisti nazionali e internazionali. La prima collezione permanente a Palermo dedicata all’asemic writing e all’arte urbana.

Chi è Giambaccio

Giovambattista Giannangeli, in arte Giambaccio, nasce nel 1970 a Firenze, dove vive e lavora. Ha partecipato a varie mostre personali e collettive in Italia e all’estero, a Firenze ha esposto a Fabbrica Europa nel 2010 e al Palazzo della Regione nel 2011, assieme ad altri artisti dell’Oltrarno, ha partecipato alla campagna del futuro sindaco Renzi esponendo le sue tele sui van elettrici elettorali. Nel 2014 l’artista entra in una sorta di Guinness dei primati realizzando 498 ritratti degli amici e personalità del mondo fiorentino, e non, in soli cinque mesi. Sempre a Firenze, nel 2017, espone a Palazzo Coveri con la mostra “Humans 1000%”, una serie di ritratti di potenti del mondo. Nel 2018, partecipa a “Manifesta 12” a Palermo (Galleria di Palazzo Darà). Negli ultimi due anni l`artista si è cimentato in importanti affreschi murali di residenze borghesi, negozi di moda e ristoranti italiani. Gli sono stati commissionati ritratti da parte di celebrità del mondo del cinema, della musica, dello sport e dello spettacolo, tra i tanti, Mick Jagger e la famiglia Arnault.

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