A giorni si aprirà l’atteso cantiere al Giardino Inglese di Palermo per i lavori di restyling programmati grazie ad un finanziamento ottenuto dal Comune. Questo comporterà comunque la chiusura dell’intero polmone verde, tra i più belli della Sicilia anche se spesso finito nel degrado. Questo intervento durerà all’incirca un anno e servirà a rimettere in sesto l’intero perimetro.

A novembre il varo del progetto

Il Comune di Palermo ha portato avanti l’iter per il restauro e recupero del parco “Piersanti Mattarella”, meglio conosciuto come Giardino Inglese, e del parterre “Falcone Morvillo”, già Giardino Garibaldi. Nel novembre scorso la giunta guidata dal sindaco Roberto Lagalla ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Parliamo di lavori per circa 1,3 milioni di euro di lavori, su un totale di 2 milioni di finanziamento. Soldi di cui il Comune ha già disponibilità dal momento che l’opera risulta inserita nell’elenco dei progetti ammessi a finanziamento attraverso il Pnrr. Nell’agosto scorso l’amministrazione comunale aveva provveduto alla sottoscrizione del disciplinare d’obbligo, predisposto dal ministero della Cultura.

In cosa consistono gli interventi

In ballo ci sono massicci ed importanti interventi che serviranno a tirare fuori dall’attuale stato di degrado i due principali giardini della città di Palermo. Ci sarà un complessivo restyling delle aree verdi all’interno del Giardino Inglese con rifacimento anche degli impianti di illuminazione. Inoltre è prevista l’attivazione di una rete internet wi-fi libera e l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Non solo: interventi sono stati programmati anche sulla pavimentazione che verrà realizzata con materiale ecologico ed un nuovo sistema di smaltimento delle acque piovane che non avverrà attraverso le fognature ma con infiltrazioni dirette nel suolo.

L’idea di fondo

Il Comune partecipò al bando seguendo una logica per ridare vita al Giardino Inglese: “Il Comune di Palermo ha, tra i propri compiti istituzionali, la diffusione e la promozione della cultura in tutte le sue manifestazioni. Nonché la riappropriazione della memoria storica da parte dei cittadini anche attraverso il recupero, la tutela, lo sviluppo e la fruizione collettiva del patrimonio culturale, artistico e monumentale. Ed anche per far sì che i giardini e parchi storici costituiscano una risorsa in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali sviluppate”.

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