di Giorgio Mulè

C’è un’Italia che piange e deve tornare a sorridere. C’è una Sicilia che soffre e che deve trovare il balsamo per curare le sue ferite.  Ferite che vengono da lontano e che, per quanto sforzi si siano fatti, ancora non riescono a cicatrizzarsi.

Pronti a lavorare senza soste

Noi ci prepariamo a lavorare senza sosta per riuscire ad essere il buon medico di famiglia, quel medico condotto che in passato girava casa per casa per dispensare le terapie più adatte. E se nel corso degli anni abbiamo avuto la responsabilità di amministrare la Regione, mai come ora la nostra terra, il 25 settembre, ha un’occasione straordinaria e che va assolutamente colta. Potremo contare su un filo rosso che parte dalla rappresentanza all’assemblea regionale, passando per il primo presidente della Regione, Renato Schifani, espressione di Forza Italia che rappresenta una garanzia per storia, capacità, programma e visione, arrivando a Roma, dove avremo il sostegno delle istituzioni in tutte le loro articolazioni: la presidenza del Consiglio, la Camera, il Senato. Ed è attraverso questa solida catena esecutiva e legislativa che possiamo cambiare le cose.  A cominciare dal diritto alla salute degli italiani e dei siciliani. E’ normale che un cittadino, padre di un figlio disabile, riceva una telefonata da un centro regionale di riabilitazione che, per motivi di aggiornamento delle liste d’attesa, intende sapere se vuole rinnovare la sua richiesta di servizi riabilitativi del figlio, domanda presentata 6 anni prima? E’ giusto che occorrano mesi per ottenere la visita da un oncologo? Il tumore non ha pietà, non aspetta certo i comodi di uno Stato che non ha servizi ma disservizi in campo sanitario. Per questo, uno dei punti fondamentali del nostro programma è rappresentato dall’abbattimento dei tempi per le liste di attesa per esami diagnostici e interventi sanitari, con la garanzia di un tetto temporale per l’accesso alla prestazione, dando la priorità ai pazienti con elevato bisogno di cura. Dobbiamo estendere le prestazioni medico-sanitarie esenti da ticket, garantire l’accesso universale alle cure, introducendo anche riforme per la riduzione dei costi delle prestazioni specialistiche, investire sulla prevenzione, potenziare gli ospedali pubblici. Il tutto accompagnato da una poderosa opera di semplificazione burocratica, senza la quale sarebbe impossibile ottenere tutto questo.

Mulè, “nessuno può essere lasciato indietro”

Nel campo della salute, nessuno può essere lasciato indietro. Mi riferisco anche agli anziani, ai fragili, ai diversamente abili. Non a caso, prevediamo agevolazioni per l’accesso alle Rsa, il rafforzamento delle tutele per i caregiver, 1000 euro al mese di pensione per tredici mensilità in favore delle mamme, delle nonne, degli invalidi. Forza Italia è dalla parte dei disabili per bandire la segregazione, combattere l’abbandono, dare concretezza all’inclusione sociale, abbattere le barriere architettoniche.

Dobbiamo portare Alta velocità in Sicilia

La stessa Sicilia ha necessità di demolire quelle barriere architettoniche che la isolano dal resto del Paese, e che sono rappresentate dalla mancanza di infrastrutture e dalle pessime condizioni in cui versano strade, ponti e ferrovie. Anzitutto dobbiamo riportare in vita le Province con una legge regionale. Questo ci permetterà di aggiustare le dissestate strade provinciali, a costo di mettere in mora l’Anas se non dovesse ottemperare ai suoi obblighi. Lo stesso avverrà, attraverso il necessario collegamento con il governo nazionale, per le autostrade. Dobbiamo portare l’Alta velocità nell’isola e, sempre per metterci alle spalle l’isolamento infrastrutturale della Sicilia, rimuovere gli svantaggi dell’insularità con tutte le misure necessarie che la recente modifica dell’articolo 119 della Costituzione oggi ci garantisce. Solo per fare un esempio, occorre calmierare i prezzi dei voli di andata e ritorno dall’isola, che oggi costano anche 500 euro. Non dobbiamo dimenticare che spesso a dover prendere l’aereo sono genitori che raggiungono i figli, per le più svariate esigenze, e che non possono far fronte ad esborsi di questa portata. Ci impegniamo, insomma, a riportare ai nostri cittadini fiducia, speranza, benessere, modernità. L’abbiamo promesso e lo faremo. Come sempre.

(inserzione elettorale

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