Domani a partire dalle 20, al bistrot Rouge et Noir di Palermo, si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso “Il giornalista più amato 2018”, sondaggio lanciato lo scorso febbraio su Facebook per eleggere il giornalista più apprezzato per la professionalità, la simpatia, l’appeal, il senso dell’umorismo, lo stile, in controtendenza con i premi seriali dedicati alle giornaliste.
Il premio, suddiviso in quattro sezioni, rappresentative delle varie fasce d’esperienza di professione, decreta un vincitore assoluto. Nella sezione “Giornalisti in erba” vince Roberto Chifari. Tra i “Giornalisti ruggenti” lo scettro va a Fabio Russomando. Salvo Ricco si aggiudica il premio per la categoria “Giornalisti maturi”. Nella categoria “Vecchie glorie” la supremazia è di Umberto Ginestra. Vincitore assoluto del Premio Il giornalista più amato del 2018 è Gery Palazzotto. Tre le menzioni della giuria, rispettivamente a Salvo Palazzolo, a Davide Camarrone e al presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese.
Per partecipare alla serata di premiazione il costo a persona è di 10 euro per un aperitivo rinforzato. Ad incoronare i vincitori sarà la giornalista Giulia Noera, che presenterà anche gli sponsor dell’iniziativa: oltre al Bistrot Rouge et Noir, Sartoria Crimi, Giglio_com, Azienda agricola Marcenò, Vino e Pomodoro, libreria Modusvivendi, la direzione del servizio BiciPa di Palermo, il reporter Roberto Barbato con alcune sue creazioni e Confindustria Palermo.
Il premio è dedicato a Marcello Clausi, scomparso recentemente, precursore dei tempi con la sua rivista glamour, Cult. Per la giuria, composta da Barbara Cappello, Antonella Folgheretti, Cristina Lombardo, Laura Pasquini e Tiziana Martorana, “il concorso è stato un pretesto per sollevare il problema delle pari opportunità nel mondo dell’informazione. Solo cambiando mentalità e incidendo maggiormente sugli stereotipi – affermano – è possibile intervenire sulla carenza di diritti e di opportunità per le donne e ridurre le diseguaglianze tra i sessi anche nel mondo dei media”.
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