Sono tanti e buoni i motivi per smettere di fumare. Oltre a varie forme tumorali, le sigarette rovinano gusto e olfatto, favoriscono le rughe, l’impotenza e gli infarti”. Giacomo Zichichi, uno dei medici che presta servizio all’Assemblea regionale siciliana, ha organizzato un convegno sul tabagismo per la “Giornata mondiale senza tabacco” proclamata dall’Organizzazione mondiale della sanità, per stimolare i giovani “a darci un taglio”.

Il tabagismo è infatti la seconda causa principale di malattie cardiovascolari e l’uso di tabacco e l’esposizione al fumo passivo contribuiscono a circa il 12% di tutte le morti per malattie cardiache. Secondo l’Oms, quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo e fra le vittime oltre 600.000 sono non fumatori esposti al fumo passivo.

In Italia i fumatori sono il 22,3% della popolazione, pari a 11,7 milioni, e il fumo di tabacco rappresenta la principale causa di morte: si contano ogni anno, nel nostro Paese, dai 70.000 agli 83.000 decessi e oltre il 25% avviene tra i 35 e i 65 anni di età
Zichichi ha raccontato la sua esperienza con gruppi di fumatori: “Le terapie di gruppo per smettere di fumare sono molto efficaci – ha spiegato – In collaborazione con l’organizzazione “Lega, vita e salute”, abbiamo constatato che grazie alla proiezione di particolari filmati utilizzati in America, nel giro di cinque giorni, su 50 partecipanti 35 smettevano di fumare. Le terapie individuali, invece, richiedono più forza da parte del fumatore e sono più lunghe”.

“Oggi il fumo non è un vizio ma una malattia cronica recidivante – ha spiegato Zichichi -. Gli ospedali sarebbero vuoti se non ci fossero le malattie legate al tabagismo che incidono per il 50% sul totale”.

Al di là dei luoghi comuni, Zichichi ha detto che “le sigarette leggere, le light, al contrario di quanto si pensi, sono più pericolose delle sigarette tradizionali. Perché se è vero che contengono meno nicotina, dall’altro per avere lo stesso livello di soddisfazione che offre una sigaretta normale, il fumatore deve aspirare molto più profondamente e velocemente per raggiungere nel sangue il livello di nicotina cui è abituato e le particelle arrivano nelle pareti più basse dei polmoni”. “La nicotina, inoltre, provoca l’impotenza e riduce il senso del gusto – ha aggiunto Zichichi che si è detto “favorevole all’uso delle sigarette elettroniche per smettere di fumare, rivelatisi efficaci per la gestualità di quei pazienti che hanno bisogno della sigaretta per concentrarsi”.
Al convegno ha partecipato anche il professore Salvatore Corrao, capo dipartimento dell’ospedale Civico di Palermo, che ha sottolineato l’importanza di iniziative come quelle di stamattina volte ad aumentare la consapevolezza dei danni provocati dal fumo.