Giulio Superti Furga si dimette dalla Fondazione Rimed. La notizia arriva a sorpresa e viene confermata proprio con una nota ufficiale della Fondazione Ri.MED.
Le dimissioni sono state comunicate alla Fondazione qualche giorno fa ma solo oggi la Fondazione stessa “rende noto che il Professor Giulio Superti-Furga ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico di Direttore Scientifico della Fondazione, con la contestuale rinuncia all’incarico di futuro Direttore Generale e scientifico del nuovo Centro di Carini”.
Dimissioni per ragioni personali ma non solo
Le dimissioni avvengono, formalmente, per ragioni “personali, familiari e per una diversa pianificazione dei propri impegni professionali in relazione ai tempi di sviluppo del nuovo centro di ricerca di Carini” una formula che lascia comunque trasparire un certo malessere proprio per i tempi di realizzazione del centro che non sarebbero in linea con li standard europei a cui il Professor Superti Furga e abituato.
La nota della Fondazione
“La Fondazione, nel rispetto della decisione del professore Superti-Furga, ne prende atto e lo ringrazia per il contributo professionale assicurato e l’impegno profuso nello svolgimento del suo incarico” si legge nella medesima nota della Fondazione rimed che da comunicazione ufficiale della scelta ormai maturata.
Le attività della fondazione proseguono
“Tutte le attività scientifiche e progettuali della Fondazione proseguiranno regolarmente in piena continuità operativa e gestionale sotto il coordinamento degli organi istituzionali competenti e in coerenza con il piano di sviluppo condiviso con i partner internazionali” fanno sapere da Ri.Med.
Alla ricerca di un nuovo direttore scientifico
Per la Fondazione si apre una fase di ricerca di un nuovo direttore scientifico di spessore: “Il processo di individuazione del nuovo Direttore Scientifico sarà avviato già nei prossimi giorni, con l’obiettivo di assicurare una transizione ordinata – concludono dalla Fondazione – e la costante progressione del programma di crescita della Fondazione, anche in funzione del nuovo Centro di ricerca di Carini”.






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