Garantire ai partiti della maggioranza la giusta rappresentanza: da Forza Italia alla Nuova DC il messaggio rivolto al sindaco Roberto Lagalla è chiaro. Continuano le tensioni all’interno della maggioranza di centrodestra a Palermo. Se ieri il coordinatore cittadino azzurro Domenico Macchiarella lo ha detto in maniera precisa e diretta, oggi il capogruppo dei cuffariani al Comune Domenico Bonanno ha usato toni decisamente più “democristiani”. Ma il concetto rimane lo stesso. Serve ritrovare armonia e, per farlo, bisogna permettere ai partiti di scegliere i propri rappresentanti in Giunta.

Un agone politico in cui si è registrato lo scontro fra il sindaco Roberto Lagalla e l’ala cittadina di Forza Italia. Motivo del contendere il passaggio del consigliere comunale Salvo Alotta da Lavoriamo per Palermo, lista civica di riferimento proprio del primo cittadino, alla compagine azzurra guidata a Palermo dal coordinatore Domenico Macchiarella. Manovra mal digerita dal sindaco che, puntualizzando il sostegno alla maggioranza dell’esponente di Sala Martorana, ne ha chiesto le dimissioni dal ruolo di presidente della V Commissione, in modo da ristabilire gli equilibri fra le varie compagini politiche. Un ingresso in casa azzurra che segue ad un’uscita: quella di Natale Puma, uomo fidato dell’assessore Andrea Mineo, approdato al momento al Gruppo Misto. Anche se, secondo i rumors, questa manovra sembra più un passaggio interlocutorio che definitivo. Ed è proprio sul profilo del detentore della delega al Patrimonio che Forza Italia ha rilanciato, chiedendone l’esclusione dalla Giunta ed aprendo così le porte ad un rimpasto di Giunta atteso da mesi e nel quale potrebbero non mancare le sorprese.

Bonanno (Nuova DC): “Riconoscere ai partiti la giusta rappresentanza”

Frattura sulla quale prova a ricucire la Nuova DC, non senza puntualizzare alcuni passaggi chiave. In una nota inviata alla stampa infatti, il capogruppo Domenico Bonanno richiama la coalizione all’unità e alla coesione, non senza puntualizzare la necessità di garantire la libertà di scelta dei nomi che devono figurare all’interno della Giunta.  “La dinamicità della politica non ci sorprende, ma è evidente che ci siano situazioni che stanno causando una mancanza di serenità nella maggioranza – sottolinea Bonanno -. Nel rispetto del mandato che ci hanno conferito gli elettori, occorre rasserenare gli animi e ritrovare unità d’intenti. Palermo ha bisogno di una coalizione compatta che lavori per il raggiungimento di obiettivi importanti per la città“.

Unità si, a patto che i partiti della coalizione siano liberi di scegliere la propria rappresentanza. “La Democrazia Cristiana, con lealtà e spirito di squadra, ha sempre garantito impegno e numeri in aula, nel rispetto degli alleati e dei cittadini. Ci aspettiamo in tal senso dal Sindaco che riannodi le fila della maggioranza, lavorando affinché si ritrovino le ragioni dello stare insieme e riconoscendo ai partiti la giusta rappresentanza, da loro nominativamente indicata, negli organi in cui si lavora per la città e nel rispetto della volontà popolare“.

Macchiarella (Forza Italia): “Tempi maturi per rimpasto”

Ben più dure le parole utilizzate ieri dal coordinatore cittadino di Forza Italia Domenico Macchiarella. In una dichiarazione rilasciata alla stampa, l’esponente azzurro ha confermato la linea del partito, chiedendo al sindaco un cambio di passo in Giunta. “Dispiace osservare come il partito di Forza Italia non trovi ad oggi adeguata rappresentanza all’interno della giunta comunale rispetto agli accordi di maggioranza presi ad inizio sindacatura. Registriamo, infatti, il permanere di una situazione di stallo nell’affrontare la questione della sostituzione di alcuni assessori, inizialmente attribuiti a Forza Italia, con i quali ormai da tempo si è interrotto il rapporto fiduciario”.

Una spaccatura ormai nota da mesi con l’ex area facente capo a Gianfranco Miccichè. Fronte dal quale Domenico Macchiarella chiede una presa di posizione al primo cittadino. “Il nostro gruppo consiliare si è sempre distinto per lealtà e senso di appartenenza a questa amministrazione e lo ha fatto anche quando questo ha significato un sostegno a scelte impopolari. Forza Italia è il partito che maggiormente ha contribuito alla vittoria del professore Lagalla attraverso i risultati della propria lista e il grande apporto mediatico e sostanziale garantito da esponenti di spicco e quadri del partito. I tempi sono più che maturi per aggiornare e riequilibrare la nostra presenza in giunta”. E poi conclude piccato: “Se questo “deficit di rappresentanza” dovesse protrarsi saremo costretti a riconsiderare i termini della nostra permanenza in maggioranza“.

Bolle qualcosa in pentola

La sensazione, comunque, è che i cambi di casacca di Natale Puma prima ed Salvo Alotta poi siano soltanto il prequel di una manovra che bolle in pentola da mesi e che riguarda la Giunta, in particolare gli assessore facenti riferimento all’ex coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè. Fra questi c’è l’assessore al Patrimonio Andrea Mineo. Dopo aver lasciato il suo ruolo di coordinatore cittadino, l’ex dirigente azzurro non ha mai nascosto di non condividere la nuova leadership del partito, la quale ha lasciato fuori proprio lo stesso Gianfranco Miccichè. E non è un mistero che lo stesso Mineo, insieme all’assessore Rosi Pennino, non abbia più la fiducia dell’ala facente capo all’attuale coordinatore del partito Marcello Caruso, che avrebbe più volte chiesto al sindaco Roberto Lagalla un rimpasto di assessori.

Il futuro di Mineo e Pennino

Proprio l’esponente di Giunta è stato vicino, negli scorsi mesi, ad un passaggio alla Lega, poi saltato per una mancata convergenza con l’ala del Carroccio. Ma, secondo i rumors di Palazzo Comitini, nelle ultime settimane ci sarebbe stato un avvicinamento proprio fra lo stesso Andrea Mineo e il gruppo di Fratelli d’Italia. Movimento che trova una parziale conferma nel passaggio, proprio fra le file meloniane, di Giuseppe Federico, uomo di fiducia dello stesso assessore al Patrimonio che, ultimamente, si è avvicinato molto anche alla consigliera Teresa Leto. Una situazione incerta sulla quale, ieri, ha rilanciato il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo. L’esponente dell’ala Tamajo non ha nascosto la sua personale visione sulla scelta di Puma, altro uomo vicino a Mineo, augurandogli “un buon lavoro a Fratelli d’Italia”. Strada diversa potrebbe invece prendere l’assessore alle Politiche Sociali Rosi Pennino che, secondo Radio Palazzo, sarebbe vicina all’ala della Nuova DC, altra compagine che starebbe programmando qualche nuovo ingresso. Insomma, se il destino di Mineo e della Pennino è ancora da decidere, quel che è certo è che nel centrodestra bolle da tempo qualcosa in pentola.

Rimpasto in vista?

Movimenti che, per Roberto Lagalla, potrebbero rappresentare una parola non molto gradita e disinnescata più volte negli scorsi mesi. Rimpasto. Già. Manovra sulla quale il primo cittadino sta cercando di guadagnare tempo, anche alla luce degli importanti atti che il Consiglio Comunale si troverà ad affrontare. Fra questi il bilancio consolidato. Un atto che, oltre a sbloccare la spesa di Sala delle Lapidi, segnerà un altro importante cambiamento. Con ogni probabilità infatti, il vicesindaco Carolina Varchi lascerà l’incarico, dedicandosi a tempo pieno alle vicende romane. Fatto che, a quel punto, potrebbe fare scattare un rimpasto che in tanti dicono non si farà ma sul quale, un po’ tutte le anime del centrodestra, lavorano sotto traccia.

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