E alla fine arrivarono anche le deleghe. Non c’è ancora l’ufficialità ma la stessa fonte che nella serata aveva fatto sapere della formazione definitiva della giunta adesso fa conoscere anche le deleghe del governo della Regione, il primo dell’era Musumeci.
E’ bastato uno scambio di deleghe fra due assessori designati da Forza Italia per tornare a trovare la quadratura del cerchio accontentando l’ultimo arrivato, Vincenzo Figuccia, ed evitando che l’assessore di Fratelli d’Italia, Sandro Pappalardo, ne avesse ripercussioni.
Così ecco la formazione che sarà decretata in giornata diviso oer appartenza politica. In quota Forza Italia: Gaetano Armao assessore all’Economia, Vittorio Sgarbi ai Beni Culturali, Marco Falcone alla Infrastrutture (non più Agricoltura); Bernadette Grasso alla Funzione Pubblica e Autonomia Locali, Edy Bandiera all’Agricoltura. In quota Udc Mimmo Turano alle Attività produttive e Vincenzo Figuccia a Energia e Rifiuti. Per Fratelli d’Italia Sandro Pappalardo al Turismo, per Diventerà Bellissima il fedelissimo di Musumeci Ruggero Razza alla sanità. infine in quota alla lista Idea Sicilia Popolari e Autonomisti Roberto Lagalla a Istruzione e Formazione, Totò Cordaro di Pid Cantiere Popolare al territorio e Ambiente e Mariella Ippolito voluta dal Movimento per l’Autonomia a Famiglia e lavoro.
E’ una giunta che avrà, comunque, una vita limitata al,meno in questa versione. Durerà fino a marzo o al massimo maggio visto che Vittorio Sgarbi ha già annunciato che lascerà per rincorrere le elezioni politiche e, duqnue, quando questo avverrà Musumeci dovrà scegliere se sostituire solo lui o fare un tagliando alla sua giunta che nel frattempo avrà iniziato a lavorare
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