“Pronti alla battaglia contro la scuola-azienda”. Queste le parole degli striscioni che, in mattinata, hanno accolto migliaia di studenti palermitani all’ingresso del primo giorno di scuola nei licei e negli istituti tecnici di Palermo.
Il coordinamento studenti medi Palermo ha infatti affisso, durante la notte, decine di striscioni nelle scuole della città rilanciando un nuovo autunno di lotta contro il governo Gentiloni e contro una scuola sempre piu’ di classe, che spinge gli studenti ad abituarsi fin da piccoli alla precarietà del lavoro e della vita e all’accettazione del lavoro volontario.
“Con questi striscioni – dichiara Diego, esponente del Coordinamento Studenti Medi Palermo – gli studenti aprono il nuovo anno scolastico riconfermando la loro opposizione alla riforma della buona scuola portata avanti dal Pd . L’attenzione si focalizza sull’alternanza scuola-lavoro, misero strumento di sfruttamento che da anni indirizza la scuola verso il modello aziendale apportando tagli alla formazione pubblica e inserendo gli studenti in circuiti di competitività e sottomissione.”
“Siamo la generazione sfruttata – continua Luisa, un’altra studentessa del coordinamento – che non si abitua a questo sfruttamento e all’assenza di prospettive e di futuro. Inoltre, come ogni anno da tanti anni, il coordinamento Studenti Medi Palermo, gruppo di studenti e studentesse fuori dai partiti e dai sindacati istituzionali, è pronto a mobilitarsi e ad alzare la testa. In mezzo al gregge che abbassa la testa noi diciamo no e siamo pronti a tornare nelle piazze a fare sentire al governo e alla Ministra Fedeli che gli studenti non sono carne da macello, nominati soltanto quando c’e’ qualche campagna elettorale e poi dimenticati.”
”Invitiamo – continuano Diego e Luisa – tutti gli studenti delle scuole superiori che non ci stanno a questo futuro di miseria che hanno disegnato per noi, a partecipare alla prima assemblea del coordinamento che si terrà Venerdì 22 Settembre alle ore 15:00 al Centro Sociale Anomalia in via Archimede 1 al Borgo Vecchio, per organizzarci tutti insieme per cambiare le cose.”
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