Oltre diecimila visitatori in cinque giorni, mille studenti coinvolti, 100 protagonisti culturali tra scrittori, attori, registi e artisti e una conclusione che rappresenta un nuovo “seme” per Palermo, città dell’accoglienza e dei diritti: Mediterranea Revolution, la piattaforma culturale che ieri si è presentata al teatro Garibaldi con un reading e lo spettacolo “Scuola Superiore di Rivoluzione” di Claudia Puglisi.

“Un nuovo compagno di viaggio per il Festival delle Letterature migranti che nasce come appuntamento corale insieme al Comune di Palermo, alla Regione, all’Università, alla Fondazione Sicilia, all’8 per mille della Chiesa Valdese, all’Ersu, a Coop Alleanza 3.0 e CoopCulture e a numerosi enti pubblici e privati tra i quali l’impresa pubblicitaria Alessi che ha deciso di investire nella collettiva di arte urbana X lanciando – dice il direttore artistico Davide Camarrone – inviti alla riflessione e alla pace, attraverso spazi solitamente impegnati da messaggi pubblicitari”.

“I numeri di quest’anno – aggiunge Camarrone – ci dicono che il festival si è radicato e che c’è un pubblico locale, nazionale ed euro-mediterraneo che chiede di potere approfondire la conoscenza e dibattere su ciò che accade nel mondo e sulle sfide e le opportunità che le migrazioni ci pongono.

La Casa delle Letterature a Villa Trabia sarà il luogo dove tutto questo potrà crescere ulteriormente e maturare, attraverso la condivisione con tanti soggetti pubblici e privati, allo stesso modo del festival, aprendo a Palermo con autori e traduttori una finestra stabile sul Mediterraneo e sul mondo, avviando nuove iniziative, ospitandone altre e lavorando durante tutto l’anno con le scuole”.

Soddisfatti anche gli altri curatori del Festival che quest’anno hanno offerto al pubblico eventi in anteprima: Dario Oliveri per la sezione Musica, Giuseppe Cutino per la sezione teatro, Andrea Inzerillo per la sezione cinema e Agata Polizzi per la sezione arte visive. Proprio quest’ultima sezione amplierà i confini temporali del festival fino al 20 ottobre con la video installazione “Stanze” dei due registi e fratelli Massimiliano e Gianluca De Serio alla Sala Strehler del Teatro Biondo. “Primo di una serie di eventi che il teatro Biondo dedicherà all’arte contemporanea”, come ha annunciato ieri all’inaugurazione la direttrice artistica del teatro, Pamela Villoresi.

L’edizione di quest’anno ha avuto il cuore pulsante al Museo archeologico regionale A. Salinas  e 17 altre location tra cui Villa Trabia, Palazzo Branciforte Teatro Biondo, Teatro Garibaldi, il Centro Sperimentale di Cinematografia, il Cinema De Seta, il Complesso universitario di Sant’Antonino (Itastra), l’Archivio di Stato, Arci Porco Rosso, Centro Diaconale La Noce, Centro Tau, Laboratorio Zen Insieme, Centro San Giovanni Apostolo, il complesso monumentale di Santa Chiara, le scuole “Perez Calcutta” e “Amari-Roncalli-Ferrara”.

Sono quasi 100 i partner istituzionali e privati del Festival delle Letterature Migranti, che quest’anno ha ottenuto per il secondo anno la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica. Altri soggetti hanno in questi giorni annunciato la loro volontà di sostenere il Festival nelle prossime edizioni e per quel che riguarda il progetto della Casa delle Letterature.

Mediterrranea Revolution è un nuovo soggetto culturale che si propone di raccontare attraverso le arti, storie di migrazioni, voci e riflessioni di chi ha vissuto o toccato con mano la disperazione di uomini e donne costretti ad abbandonare ogni cosa per avere un’opportunità di vita. Un progetto di Giuseppe Marsala in collaborazione con Moltivolti per Mediterranea Saving Humans che ha visto in scena Stefania Garello, Giuditta Perriera, Alessandro Librio, Gabrio Bevilacqua e Valerio, Pierre Jacquemin, Marco Leone, Giuseppe Lo Piccolo, Ariadni Mikou, Stefania Blandeburgo, Ester Cucinotti, Maria Cucinotti e la partecipazione straordinaria del capo missione della Mare Jonio di Mediterranea, Luca Casarini, ad un anno dalla nascita dell’organizzazione umanitaria palermitana.

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