Dalla Spagna ad Isnello, nel Palermitano, arriveranno 15 giovani avvoltoi grifoni per ripopolarsi. Gli animali si introdurranno nella voliera di riabilitazione di contrada Terra dei poveri. Appuntamento a lunedì prossimo, 20 febbraio. I grifoni trasferiti in Sicilia dal Grefa, grupo de rehabilitación de la fauna autóctona y su hábitat. Parliamo di un ente spagnolo che si occupa del recupero e della riabilitazione di animali selvatici feriti. Infatti, questi animali sono generalmente giovani grifoni recuperati in natura cascati dal nido o comunque rinvenuti debilitati. Dopo il periodo di cura sono destinati alla reintroduzione o al ripopolamento di questa specie, in regioni dove sono scomparsi.
Il Palermitano particolarmente adatto
La voliera di Isnello è strutturalmente adatta per la riabilitazione di questi animali ed è stata realizzata in un’area dove è presente l’habitat ottimale per questa specie. L’idea è quella di permettere il ripopolarsi anche dei grifoni. Parliamo di un contesto in cui sono presenti allevamenti di armenti bradi, la presenza di numerosi branchi di ungulati selvatici (cinghiali e daini). Garantiscono la costante presenza nel territorio di carcasse di animali. Infatti questi avvoltoi sono necrofagi obbligati, ovvero si nutrono esclusivamente di animali morti. Li trovano nel territorio, non sono in grado di predare animali vivi. Inoltre sono perfette le pareti rocciose a strapiombo ricche di fessurazioni e cenge idonee per la loro futura nidificazione.
Il progetto di reintroduzione della specie
Il progetto di reintroduzione del grifone nelle Madonie si sta realizzando grazie ad un accordo di collaborazione scientifica. Coinvolti l’assessorato Territorio ed ambiente della Regione Siciliana, l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia e il Rotary International Distretto 2110 Sicilia e Malta. Al loro fianco gli enti parco delle Madonie e dei Nebrodi, e i Comuni di Isnello e di Petralia Sottana.
La voliera
La voliera è stata realizzata nell’estate 2021 per la riabilitazione dei grifoni rinvenuti debilitati nel Parco dei Nebrodi. Qui attualmente è presente una numerosa colonia di circa 300 grifoni e almeno 50 coppie nidificanti. Dopo la riabilitazione i grifoni rilasciati nell’area attigua alla voliera. Nell’area delle Madonie realizzati anche due carnai, ovvero delle stazioni di alimentazione artificiale per uccelli necrofagi. Uno attiguo alla voliera e l’altro presso piano Farina, nel comune di Petralia Sottana. Qui, oltre ai grifoni, ci sono anche altri rapaci come aquile e poiane che si recano a cibarsi, insieme ai corvidi. Attualmente nell’area di Isnello insediati un gruppetto di circa 10 grifoni, che frequentano regolarmente l’area del carnaio. Gli avvoltoi monitorati tramite delle fototrappole. Inoltre gli spostamenti di due esemplari sono monitorati grazie a dei localizzatori satellitari Gps di cui sono stati muniti.
La schedatura
Ogni singolo esemplare di grifone è riconoscibile e distinguibile singolarmente, grazie ad un anello marker con codice alfanumerico individuale di cui è munito. All’immissione dei nuovi grifoni saranno presenti il commissario straordinario dell’Izs Sicilia Salvatore Seminara e i commissari degli enti parco delle Madonie e dei Nebrodi. Con loro il sindaco di Isnello e il deputato regionale Marco Intravaia, da sempre vicino alle tematiche del Parco.
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