“La decisione del ministro della salute Lorenzin di prendere una posizione ufficiale e formale contro la proroga della registrazione dei prodotti omeopatici è sbagliata sotto tutti i punti di vista: scientifici, economici ed occupazionali. Chiederemo al governo regionale di aprire un confronto con il governo nazionale su questo tema dal momento che le ricadute negative, non solo per i cittadini che abitualmente fanno uso di prodotti omeopatici, in Sicilia avrebbero pesanti conseguenze”. Lo dicono il presidente del gruppo Pd all’Ars Alice Anselmo e il presidente della commissione Sanità dell’Ars Pippo Digiacomo.

“Alla luce della recente bocciatura da parte del governo nazionale di cinque emendamenti bipartisan che chiedevamo la proroga al 30 giugno 2018 del termine per la registrazione dei prodotti omeopatici, alcuni dei quali in commercio da 30 anni, prendiamo atto – aggiungono – che il ministro Lorenzin sta portando avanti una vera a propria crociata” per motivi che non conosciamo e sui quali bisognerebbe fare chiarezza”.

“È indispensabile – concludono Anselmo e Digiacomo – aprire un immediato confronto con il governo nazionale, a tutela dei cittadini che vedrebbero scomparire dai banchi delle farmacie prodotti che utilizzano da anni, e di un comparto che produce economia e occupazione anche in Sicilia”.