Continua la guerra di Forza Italia o meglio la guerra dei capigruppo all’interno degli azzurri all’Ars. Un capogruppo, Mario Caputo, è stato eletto ieri dai deputati dissidenti autoconvocatisi ma l’elezione è stata poi annullata dall’Ufficio di Presi9denza dell’Ars rimettendo in sella Tommaso Calderone.

Due Presidenti per un solo gruppo

Si rischia una situazione di stallo con due Presidenti eletti per il medesimo gruppo. Uno, Caputo, che si ritiene legittimato politicamente, un altro, Calderone, che si ritiene legittimato giuridicamente e lo è anche in funzione del pronunciamento della Presidenza dell’Assemblea.

Il documento dei dissidenti

Alla luce della situazione determinatasi i ‘dissidenti’ non desistono e continuano ma considerare Caputo Presidente eletto ma, forti di un passaggio dell’intervento del Vice Presidente dell’Ars Roberto Di Mauro, chiedono al capogruppo Calderone “una convocazione urgente del gruppo per definire le cariche direttive all’interno del gruppo stesso”.

Il passaggio di Di Mauro

Nel comunicare che l’elezione di Caputo a Presidente del gruppo di Forza Italia non poteva essere ratificata il Vice Presidente di turno, Roberto Di Mauro, ieri era stato chiaro e aveva chiesto, questioni giuridiche a parte, “si faccia chiarezza”. E’ inequivocabile il fatto che dentro Forza Italia c’è un tema politico da chiarire.

Non solo la guida del gruppo

Sul piatto non c’è soltanto la guida del gruppo da chiarire. Fino a qualche mese fa sarebbe stato impossibile ipotizzare una simile fronda che mettesse in minoranza, all’Ars, il presidente Gianfranco Miccichè. Ora i deputati dissidenti, assessori compresi, sono riusciti in questa operazione politica pur non riuscendo nel blitz per l’elezione del capogruppo.

Le adesioni a Forza Italia

In discussione i dissidenti mettono anche le nuove adesioni a Forza Italia. Ieri i deputati di Sicilia Futura o Italia Viva, a seconda come li si vuole considerare, D’Agostino e Tamajo, che da tempo orbitano intorno a Forza Italia, hanno chiesto formalmente l’adesione al gruppo. Una adesione che riporterebbe Miccichè in maggioranza, sia pure risicata.

Adesioni da discutere

Per questo i dissidenti fanno presente che anche le adesioni sono argomento di discussione nel gruppo e per questo è ancora più urgente la convocazione perchè uno o due deputati non possono certo aderire ‘nottetempo’.

Calderone pronto a convocare il gruppo

Lo stesso Calderone, d’altronde, pur contestando la legittimità dell’elezione di Caputo si era subito detto pronto a convocare il gruppo per l’elezione del Presidente. Un incontro che si annuncia movimentato

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