Oltre al danno, arriva anche la beffa: i 21 Comuni del Palermitano, a cui è stato negata la possibilità di conferire all’interno dell’impianto di Bellolampo, si troveranno sotto l’albero di Natale un “regalo” decisamente poco gradito. Un incremento del tariffario di oltre 70 euro a tonnellata per il trasporto della frazione secca dei rifiuti verso la discarica di Gela. A comunicarlo è la Trapani Servizi, ditta che gestisce l’omonimo impianto e il relativo TMB della provincia e che, in maniera eccezionale, riceve anche i rifiuti dei 21 comuni del Palermitano coinvolti (Altofonte, Bagheria, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Capaci, Carini, Cinisi, Giardinello, Montelepre, Partinico, Terrasini, Torretta, Trappeto, Campofiorito, Camporeale, Marineo Monreale, Palazzo Adriano, Prizzi, Roccamena, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Villafrati e Termini Imerese).
Salasso per 21 comuni del Palermitano
Aumenti relativi alla necessità di trasportare il prodotto lavorato dal TMB trapanese verso l’impianto nisseno. Ciò a causa dell’indisponibilità di impianti più vicini. La strada è lunga per i camion e il costo della benzina di certo non aiuta. Una situazione paradossale per i comuni del Palermitano, costretti, nonostante la presenza dell’impianto di Bellolampo a pochi chilometri di distanza, a portare quel che rimane dei propri rifiuti prima a Trapani per la lavorazione al TMB e poi a Gela per il conferimento in vasca. Città che hanno una media di raccolta differenziata sopra il 60% ma che, nonostante ciò, saranno costrette probabilmente a rivedere le tariffe TARI al rialzo.
Incrementi, quelli relativi al costo del trasporto, che la Trapani servizi ha così spiegato in una missiva inviata ai comuni il 13 dicembre. “Per la mancata disponibilità della Catanzaro Costruzioni Srl a proseguire oltre il 10 dicembre, è stata individuata la discaricata di Gela, contrada Timpazzo, per il trasferimento dei rifiuti per le amministrazioni delle SRR di Palermo. In relazione alle mutate condizioni di servizio, la tariffa applicata dal 10 dicembre sarà di 262 euro IVA esclusa”. Cifra che comprende il trattamento dei rifiuti nel TMB di Trapani (50 euro); il trasporto del sottovaglio e del sopravaglio alla discarica di Gela (47 euro); lo smaltimento dei rifiuti nel medesimo impianto (150 euro), oltre a tributi speciali e oneri finanziari (14 euro). Una cifra che, al netto dell’IVA, arriva all’ammontare di 288 euro a tonnellata.
Tripoli: “Colpa della mancata programmazione regionale”
Un vero salasso che colpirà, come sopra ricordato, i 21 comuni della Città Metropolitana di Palermo che conferiscono a Trapani, come da disposizioni regionali. Fra questi c’è anche Bagheria. Comune amministrato da Filippo Maria Tripoli, primo cittadino del centro abitato alle porte di Palermo, su tutte le furie per gli aumenti che il suo ed altri venti comuni dovranno gestire. “Lo avevamo previsto. Aumentano i costi. Siamo passati da 218 euro a 288 euro a tonnellata per il trasporto di rifiuti relativi alla frazione secca (indifferenziato n.d.r.). I Comuni virtuosi e che fanno la differenziata, come quello che amministro, si troveranno quindi a gestire un incremento delle tariffe. Ciò non per nostre carenze, bensì per una scarsa programmazione a livello regionale. E ancora la stessa Regione non ha previsto un fondo che possa sopperire a questi extracosti”.
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