“Dispiace l’atteggiamento del sindacato Cobas Codir, le cui argomentazioni hanno sempre trovato aperto il canale del dialogo da parte del governo Musumeci e di questo assessore. Trovo quindi questo attacco assolutamente immeritato e strumentale”.

Risponde così l’assessore regionale alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso agli attacchi del sindacato autonomo che parla di “trasferimenti scriteriati di personale regionale alle dighe”.

“In primo luogo, come il sindacato sa bene, – continua Grasso – la mobilità del personale verso le dighe da vigilare (mobilità che ho sospeso per ben due volte proprio per dare seguito al confronto con le organizzazioni sindacali ) è regolata dal nuovo contatto collettivo. Dopo aver esperito la necessaria procedura di mobilità volontaria, abbiamo proceduto con i legittimi provvedimenti, anch’essi previsti dal medesimo contratto, dettati anche da motivi di sicurezza e pubblica incolumità”.

“In secondo luogo – aggiunge – il governo ha inviato già un anno fa le direttive per la riclassificazione del personale all’ARAN, presso la quale è già stato costituito il relativo tavolo paritetico. Infine, non accetto critiche sulla mancanza di valorizzazione del personale, in quanto questo governo, per la prima volta, ha varato il Piano triennale dei fabbisogni di personale, proceduto al rinnovo del contratto – atteso da dodici anni – e messo mano alla riorganizzazione del personale, che mancava da vent’anni, istituendo regole certe anche per l’attribuzione di posizioni organizzative che valorizzino i dipendenti”.

Infine “Ribadiamo la disponibilità al dialogo e al confronto con tutte le organizzazioni sindacali, ma sempre e soltanto in un clima di reciproco rispetto e nell’interesse dei lavoratori”.

Il Sadirs per voce di Giuseppe Di Paola del coordinamento beni culturali spiega che “siamo contrari ai trasferimenti di questi personale alle dighe, per altro scelto a sorteggio da un settore che è già carente di organico, peggiorando dunque un quadro pieno di criticità”

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