E’ guerra tra i mercatari di Palermo e l’amministrazione comunale. Questa mattina le bancarelle sono rimaste piegate. La decisione di non far aprire è arrivata nella tarda serata di ieri. Al coordinatore Giovanni Felice – stamane in viale Francia a protestare – non è andato giù l’alt ad alcuni mercati.
Ad esempio quelli di via Galileo Galilei e del Cep. Secondo Felice, “gli ambulanti sono pronti a rispettare le regole anti Covid, anzi hanno preso tutti gli accorgimenti necessari. Ciò che non accettiamo è il taglio dei mercatini, così l’amministrazione ci manda ‘kaputt'”.
Questa mattina gli ambulanti hanno trovato la polizia municipale e la polizia celere nella zona di viale Francia al momento letteralmente blindato – pronti a intervenire qualora qualcuno avesse cominciato a montare le bancarelle. A Falsomiele per bloccare i mercatari sono stati necessari i carabinieri in tenuta antisommossa che hanno presidiato l’area.
“In viale Francia si sta cercando di discutere con i mercatari che si sono presentati regolarmente in un contesto pattugliato della polizia e vigili urbani. Situazione di incertezza ma al momento niente bancarelle”, dice Marcello Susinno, consigliere comunale presente sul posto.
“Sembrerebbe che occorra un’ordinanza del Sindaco che dia il via. Nessuno vuole togliere la possibilità ai mercatari di lavorare, ma dalle parti di viale Francia monta anche la protesta dei residenti. C’è chi si è fatto il giro di tutti i condomini per distribuire i fogli per raccogliere migliaia di firme da inviare sul tavolo del sindaco. Percepisco che le preoccupazioni montano per i rischi connessi al Coronavirus – continua Susinno – ed è per questo che ho scritto a Orlando affinché si valuti al più presto lo spostamento del mercato nell’area tra via Monti Iblei, via Biagio Pace e via Cannarrozzo, che si presterebbe maggiormente ad accogliere il mercatino il martedì attenuando i disagi per i residenti in assenza di palazzi dando al contempo la possibilità ai mercatari di potere lavorare regolarmente e in condizioni di sicurezza”.
“Avevamo spiegato a suo tempo – conclude Susinno – che li mercato doveva essere provvisorio, massimo due anni, per consentire i lavori per il raddoppio ferroviario ed è per questo che i residenti avevano comunque accettato con rassegnazione; invece ne sono passati 5, per effetto dei vari contenzioni tra SIS e RFI, e così l’incubo continua, ma in tempo di Coronavirus la questione si complica ulteriormente”.
La giunta comunale, intanto, ieri pomeriggio ha adottato il vademecum per la riapertura dei mercatini che era stato redatto dall’Ufficio di gabinetto del sindaco, Leoluca Orlando, con l’area delle Attività produttive. Nel testo è specificato che “la comunicazione formale da parte dei gestori di essere in condizioni di rispettare le superiori linee guida finalizzate alla tutela della salute pubblica è considerata condizione necessaria per lo svolgimento delle attività”.
Orlando ieri aveva spiegato: “L’amministrazione comunale ha predisposto piani di intervento ed utilizzo dettagliati per ciascun’area ove insistono i mercati rionali, anche con il coinvolgimento delle aziende partecipate ed in collaborazione con le forze dell’ordine. Sono piani predisposti in conformità alle prescrizioni previste nei provvedimenti pubblicati nelle ultime ore a livello nazionale e regionale ed alle quali tutti sono tenuti ad adeguarsi. Gli uffici hanno fatto un lavoro che mira a tutelare prima di tutto la salute dei cittadini, tenendo ovviamente conto delle esigenze di tutti. Ci auguriamo che a queste prescrizioni di buon senso tutti si adeguino, altrimenti il danno sarà per tutta la comunità, a partire dai commercianti che non potranno riprendere la propria attività”.
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