Guerra in Ucraina, secondo l’eurodeputata Francesca Donato l’attività diplomatica della Ue è da ritenersi “assolutamente fallimentare”. L’eurodeputata è stata ospite di Casa Minutella. Per Donato “la situazione vista da Bruxelles è molto complessa. L’Unione europea ha fatto tante scelte a mio avviso sbagliate rispetto alle sanzioni alla Russia”. In particolare, l’ex esponente della Lega si riferisce all’effetto boomerang delle sanzioni imposte al governo di Mosca. Che non fermano i combattimenti ma rischiano di danneggiare in modo grave l’economia dei paesi Ue e anche quella della Sicilia. “Sappiamo bene quanto abbiamo pagato in termini di costi economici”, ha spiegato Donato, riferendosi alle sanzioni comminate alla Russia dopo l’annessione della Crimea.
Guerra in Ucraina, “sanzioni contro Russia saranno boomerang”
Poi, l’affondo contro la Caporetto della diplomazia: “l’attività diplomatica è stata assolutamente fallimentare. Ricordiamoci soltanto che l’Ucraina non fa parte della Nato. Quindi non c’è un obbligo d’intervento da parte dell’Alleanza atlantica in caso di aggressione. Se l’Ucraina fosse già parte della Nato sarebbe stato possibile un intervento”.
Eppure i tamburi di guerra echeggiano nei corridoi della diplomazia internazionale. “Boris Johnson e Macron annunciano interventi in difesa dell’Ucraina contro la Russia con ogni mezzo. Sono dichiarazioni – afferma l’eurodeputata – che lasciano purtroppo presagire anche degli interventi armati”.
Guerra in Ucraina, martedì plenaria del Parlamento UE
Il Parlamento Europeo si riunirà martedì prossimo per discutere della Guerra in Ucraina. “Martedì avremo una plenaria straordinaria – spiega – che verterà proprio sul tema della crisi. Nel corso di quella sessione verranno decise e approvate ulteriori sanzioni economiche nei confronti della Russia. Saranno un bagno di sangue per la nostra economia ulteriore, con danni che si andranno a sommare a quello che abbiamo già vissuto”.
Draghi non mandi le nostre truppe
Dall’eurodeputata giunge un monito al premier italiano. “Mi auguro che il governo Draghi non si sogni neanche di intervenire a livello militare in questa battaglia. Le conseguenze per il nostro Paese potrebbero essere devastanti”. “Non escludo – conclude Donato – un immediato prolungamento dello stato di emergenza a sua volta. Questa volta non più per la crisi sanitaria ma per quello che sta accadendo in Ucraina. Spero proprio che non si verifichi questo scenario, perché significherebbe veramente che siamo finiti nelle mani peggiori possibili”.
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