Al via, a Palermo, l’iniziativa “Carovana dei Diritti”, progetto voluto dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo, Pasquale D’Andrea, che insieme ad una rete, formata da circa 10 associazioni e il centro servizi volontari Cesvop, porterà avanti diversi obiettivi nelle otto circoscrizioni della città, coinvolgendo le scuole e il territorio.

Protagonisti indiscussi del progetto saranno i ragazzi dell’Associazione Famiglie Persone Down, che presenteranno alcuni video, intratterranno con testimonianze ed animazioni e spiegheranno agli studenti, della 5 classe primaria e della prima media, i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, inseriti all’interno della Convenzione Onu. Ognuno dei ragazzi, affetti dalla sindrome, ha infatti scelto a piacere un punto da affrontare insieme ai piccoli alunni.
Al termine del percorso, in ciascuna delle 8 scuole che partecipano al progetto (una per circoscrizione) saranno nominati i “Piccoli Ambasciatori dei Diritti”.
“La Carovana dei Diritti- afferma Pasquale D’Andrea, Garante – coinvolgerà attivamente anche gli educatori, i genitori e gli insegnanti. Tra percorsi informativi, incontri di formazione e l’apertura di sportelli tematici, contiamo di raggiungere un ampio numero di cittadini. Uno dei problemi riscontrati è proprio quello dalla mancanza di conoscenza dei diritti, non solo da parte dei bambini e delle bambine, ma anche degli adulti”.
Il Pulmino dei Diritti affronterà, inoltre, tre temi importanti: l’affido, la dislessia e la sindrome down, scelti in base ad un’indagine conoscitiva del territorio affrontata in precedenza. Il percorso durerà due mesi, al termine del quale si terrà la presentazione dei risultati, con lo scopo di dare un quadro dettagliato del livello socio culturale della città.
Il progetto è partito dalla scuola Sperone – Pertini.”Quattro anni fa – dichiara la dirigente dell’Istituto Comprensivo, Antonella Di Bartolo – si registrava un tasso di dispersione scolastica pari al 27% passato dopo due anni al 3,6% e assestandosi progressivamente intorno al 3,3%. Obiettivo primario è stato quindi restituire e garantire ai ragazzi il diritto all’istruzione”.
I numeri: 1100 studenti coinvolti nell’informazione dei diritti e volontari formati sul concetto di diritto e sui loro diritti; 250 insegnanti formati su come sviluppare un confronto tra i ragazzi e le ragazze sul tema dei diritti; 500 tra genitori – educatori – informati su alcuni temi riguardanti l’inclusione sociale; 250 associazioni coinvolte; 1500 persone (ragazzi e ragazze e adulti) informate sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.