Delusi, amareggiati e preoccupati per il loro futuro lavorativo. Sono i dipendenti, e il sindacato Snalv, Confsal che li rappresenta, della municipalizzata del Comune di Palermo, Re.Se.T., che all’indomani dell’approvazione del bilancio previsionale del comune capoluogo siciliano puntano il dito contro il sindaco Leoluca Orlando.

“Da un lato siamo soddisfatti per l’approvazione del bilancio in tempi non giurassici, ma al contempo siamo molto delusi perché non solo le promesse fatte dal primo cittadino di portare tutti i lavoratori da contratti part-time a full-time e con i livelli scongelati, non sono state rispettate, si fa bello sui giornali affermando di non avere effettuato nessun taglio. Così non è!”, afferma la segretaria provinciale del sindacato Snalv, Daniela Mazzola.

“I tagli sono stati fatti sulla pelle dei lavoratori Re.Se.T. non rispettando gli accordi fatti negli anni”, dice.

Un primo accordo è stato raggiunto dopo tante ore di discussione nel dicembre 2014 e da allora i lavoratori aspettano il full-time, i livelli di avanzamento di carriera scongelati e un contratto che rispecchi le loro mansioni lavorative. Nel giugno del 2017 poi, il Comune ha promesso buoni pasto e la welfare card nonché i 33 milioni di euro necessari al funzionamento dell’Ente e più recentemente, dopo la proclamazione dello stato d’agitazione, lavoratori e sindacato sono stati rassicurati durante un’audizione della terza commissione consiliare del comune di Palermo. Ad oggi però, nulla di tutto ciò è stato mantenuto ed è per questo che lavoratori e sindacato si dicono preoccupati.

“Non solo – afferma Daniela Mazzola rivolgendosi direttamente al sindaco Orlando – è responsabile del mancato contratto lavorativo lo è anche per gli accordi omessi dal dicembre 2014 ad oggi, Ha fatto da eco alla debolezza di una politica che non riconosce i suoi stessi strumenti e le sue idee, che non sa arrivare al completamento di un progetto creato nato e vissuto in questi anni con la sua amministrazione”, sostiene.

“Capiamo tutte le difficoltà di un Comune per approdare al bilancio, capiamo gli attacchi subiti, che subisce e che subirà, ma chi può capire i lavoratori della Re. SE. T. se non lei che tanto vanta i lavori svolti in città, ma che, girando la faccia, li disconosce non incrementando economie? Re.Se.T. dovrà boccheggiare e sopravvivere così con un par time di 32 ore più due gentilmente concesse dal Presidente e che allo stato attuale non sappiamo se potrà ancora garantirle? Perché questo accanimento al risparmio sempre sui lavoratori che lei decanta? – si chiede Mazzola -. Meglio non promettere quando non si può dare seguito alla promessa, meglio non sottoscrivere contratti che poi si omettono. I lavoratori si sentono presi in giro per l’ennesima volta e non vogliono più rassicurazioni, ma fatti”, conclude la segretaria provinciale Snalv, Confsal Daniela Mazzola.