L’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo, Giusto Catania, traccia il bilancio del lavoro svolto all’interno dell’amministrazione Orlando, negli ultimi mesi di legislazione. Lo ha fatto questa mattina a nel corso di un incontro a Villa Filippina. “Un amministratore pubblico ha il dovere di raccontare le cose che ha fatto – dice – Spiegheremo le cose fatte in questi anni con irruenza e determinazione. Altrimenti non avremmo fatto neanche un metro quadro di aree pedonali o un chilometro di piste ciclabili”.
Le difficoltà della pandemia
“Chi verrà dopo di me sarà fortunato perché troverà tantissimi strumenti di pianificazione tanti progetti approvati e tantissime risorse. Un miliardo di auro per i cittadini palermitani, un’occasione storica. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia abbiamo fatto cose importanti. Dobbiamo impedire il ritorno dei barbari che magari porteranno le auto nel centro di Palermo”.
La polemica del tram
La polemica legata al tram di via libertà viene stemperata da Catania. “Il tram in via Libertà è una via obbligata. Un progetto definitivo che ha ricevuto parere e finanziamento. Via Libertà è una strada inquinata, il tram riqualificherà un pezzo di Palermo che ha una storia”.
Bilancio severo ma giusto
“Sento il bisogno di fare un bilancio severo, ma giusto. Voglio condividere, con chi mi ha sostenuto nel passato e con chi non lo ha mai fatto, una valutazione onesta sul mio impegno per la città. Sono abituato ad assumermi le mie responsabilità; ho sempre scelto di “metterci la faccia” perché mi ha sempre guidato la coerenza, la passione politica e l’ambizione di trasformare la città. Voglio consegnare nelle mani delle palermitane e dei palermitani un resoconto del mio impegno. Un resoconto rigoroso, ma giusto”.
Aree pedonali malgrado pochi soldi
“250.000 metri quadrati di aree pedonali,120 chilometri di piste ciclabili ad esempio – prosegue Giusto Catania – . Queste cose le abbiamo fatto malgrado il Comune non avesse un solo euro da investire sulla mobilità sostenibile. Chi si limita a descrivere le difficoltà che vive Palermo non fa un buon servizio alla città e soprattutto dimostra di avere una pessima memoria. Palermo è una città che si è rimessa in cammino, dopo anni di immobilismo. Mi assumo tutte le responsabilità del governo di Palermo, sebbene la Sinistra sia stata solo una componente minima della giunta. Solo un assessore su undici.
Se in questi anni abbiamo fatto errori e non siamo riusciti a completare alcuni percorsi lo dobbiamo alla presenza di numerosi voltagabbana e alla pandemia, che ha messo in seria difficoltà il bilancio e l’organizzazione della macchina comunale.
Per fortuna oggi la situazione è diversa. L’assessore che erediterà le mie deleghe potrà contare su progetti definitivi e finanziamenti per oltre un miliardo di euro.”
In tanti sul carro del vincitore
“Nella scorsa tornata elettorale sul carro vittorioso di Orlando si sono imbucati personaggi che hanno cambiato casacca poco dopo e forze politiche che, già dall’indomani delle elezioni, hanno lavorato contro il programma di governo – conclude Giusto Catania. È stato eletto un Consiglio comunale che ha discusso una ventina di volte di ZTL, votando perfino una mozione di sfiducia contro di me, e ha lasciato marcire all’ordine del giorno, per oltre un anno, atti fondamentali per la vita della città quali il Piano Regolatore Generale e il Piano Urbano della Mobilità sostenibile.
Ho dato la mia disponibilità a candidarmi al Consiglio comunale, con la lista di Sinistra Civica Ecologista, per evitare un triste ritorno al passato, magari con le automobili in centro storico. Palermo deve guardare al futuro.Voglio impedire con tutte le mie forze che si smantelli la pianificazione, si distruggano i progetti e si perdano le risorse.”
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