Proteste dei cittadini di Ustica per i collegamenti con aliscafi e catamarani. Ieri gli usticesi non hanno fatto attraccare l’aliscafo questa mattina il catamarano. La protesta per gli orari. L’ultima corsa verso Palermo è alle 13 fino al 15 giugno. Una penalizzazione per gli isolani che non riescono a raggiungere o tornare nell’isola nel pomeriggio.

“Gli armatori Vittorio ed Ettore Morace si attengono al bando – dice Angelo Tranchina albergatore dell’isola – e non vogliono fare una corsa nel pomeriggio perché dovrebbero pagare lo straordinario ai dipendenti. Ormai è la Libertylines a garantire i collegamenti veloci nell’isola. Chiediamo anche tramite l’assessorato regionale ai Trasporti di trovare una soluzione. Si deve garantire la continuità territoriale anche nel pomeriggio come quando a garantire i collegamenti era la ex Siremar”.

E’ stata convocata in prefettura a Palermo una riunione tra Comune di Ustica, Regione e Compagnia Marittima Libertylines per trovare una soluzione alla mancanza di aliscafi e collegamenti veloci tra Ustica e Palermo.

“Al momento ci sono tre collegamenti di mattina – dice il sindaco di Ustica Attilio Licciardi – e nessuno di pomeriggio. Abbiamo chiesto di spalmare le corse durante tutta la giornata. La compagnia marittima ha risposto che non può pagare lo straordinario dei marittimi.

Una situazione a dir poco paradossale. Purtroppo gli animi sono molto tesi sull’isola. Aspettiamo la primavera per mettere in moto l’economia. Questo penalizzerà tutto il mese di aprile, mandando in aria i programmi per la settimana pasquale, e fino a giugno. Una situazione intollerabile”.

“Va chiarito in maniera definitiva che gli orari dei collegamenti via aliscafo per Ustica non sono stabiliti dalla nostra compagnia. La protesta che da ieri sera di oggi impedisce ai nostri aliscafi di attraccare al porto  è soltanto una incredibile strumentalizzazione messa in atto da parte di pochi”.

E’ il commento di Ettore Morace, amministratore delegato di Liberty Lines che prende così una posizione netta e definitiva sulle proteste in corso ad Ustica. Da ieri sera, infatti, agli aliscafi viene impedito di attraccare.

“Per essere ancora più chiari:  noi stiamo eseguendo alla lettera gli orari richiesti formalmente dal vertice del Comune di Ustica e dell’assessore comunale competente in materia di trasporti. Queste richieste sono state formulate, e da noi accettate,  in occasione della riunione che si è tenuta negli uffici della Regione siciliana il 14 dicembre scorso”.

Un mese dopo – continua la nota di Liberty Lines – l’amministrazione comunale di Ustica si rese conto dell’errore di programmazione compiuto e sostenne la tesi dell’esistenza di un “refuso” nel documento. In pratica, si sosteneva la tesi che l’orario “8,15” andava inteso come “17,15″.  Ci è stato chiesto di modificare ulteriormente l’orario: non abbiamo mai detto no ma per operare questa rimodulazione è necessario che vengano coperti  gli ingenti extra costi generati dalla variazione degli orari. Sono oneri legati al costo del personale: si tratta di 6 ore di straordinario da applicare, per sette persone di equipaggio, per novanta giorni.

Su questo punto non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta dagli organi competenti se non una comunicazione vaga con la promessa di analizzare eventuali future economie”. “Confermiamo la nostra totale disponibilità per porre rimedio a quei “refusi”  – conclude Morace – rispetto agli orari comunicati dall’amministrazione comunale di Ustica.  Ma, lo ribadiamo, questo potrà accadere soltanto nel pieno rispetto delle regole e del dettato della convenzione”.