Il Comitato Pro ospedale di Petralia Sottana lancia un nuovo appello sul punto nascita“Madonna Santissima dell’Alto”, lo riferisce Madonienotizie.it
In una lettera rivolta al ministro della Salute Beatrice Lorenzin ed all’assessore Baldo Gucciardi mettono in luce i punti critici della vicenda.
“La riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, ancora una volta, butta fumo negli occhi a quanti, tanti, vivono di persona i disagi e le preoccupazioni legate alle malattie – scrivono -. Gente costretta a percorrere oltre cento chilometri di strade impervie, per raggiungere il primo ospedale dotato di uno dei servizi non sottratti al nostro e che vive sulla propria pelle la paura di non farcela”.
Da qui l’insostenibilità della situazione: “La gente non può tollerare questo stato di cose, questa politica ottusa che avvantaggia gli ospedali della costa e della città a scapito di quelli situati all’interno. Tutti siamo consapevoli che la volontà è quella di non riaprire il Punto Nascite ed il rimpallo di responsabilità fra ministro e assessore è una ‘sceneggiata’ recitata male . Chiarite se siete in grado di potere e volere difendere la salute di tutti o solo quella di qualcuno. Assumetevi le vostre responsabilità come uomini delle Istituzioni di fronte ai cittadini che vi hanno eletto, e che pagano le tasse, per mantenere un apparato burocratico che non garantisce tutti in egual misura, creando cittadini di serie A e serie B”.

“Lanciamo un appello: il nostro territorio è in vendita e verrà assegnato al miglior investitore – concludono provocatoriamente -. Speriamo che i tanti, i molti stranieri che trovano ‘straordinarie’ le nostre montagne e la nostra gente, vogliano valorizzare il nostro comprensorio, e ci forniscano  quei servizi che i nostri  politici non ci danno, perché occupati a salvaguardare il proprio orticello piuttosto che guardare al bene comune. Vi invitiamo nel nostro ospedale, perché possiate  constatare di persona cosa affronta giornalmente la nostra gente per curarsi, per partorire, per vivere. Nello stesso tempo chiediamo un incontro nel quale possa essere discusso lo stato delle cose”.

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