Amava tanto Palermo che si è fatto seppellire al cimitero dei Rotoli. Il primo cinese che ha chiesto di essere seppellito in un cimitero palermitano.
Sasà Chen è arrivato a Palermo nel 2000 con la moglie e in città ha costruito affetti e lavoro. Così quando nove anni fa si è ammalato di cancro a 50 anni, ha scelto di essere seppellito al cimitero dei Rotoli. Al momento si trova in deposito in attesa di un posto.
È l’unico cinese, finora, che sarà seppellito nel capoluogo siciliano. Gli altri della comunità, dopo una vita di duro lavoro, di solito scelgono di trascorrere la vecchiaia nel Paese di origine.
Se muoiono improvvisamente, sono i loro parenti a riportare le loro ceneri in Cina. Come è accaduto per un commerciante cinese di 27 anni, morto l’altro ieri dopo un incidente domestico.
Tutta la comunità ha partecipato ai funerali e per un giorno ha abbassato le saracinesche dei negozi in segno di lutto. Anche le sue ceneri adesso torneranno in Cina.
“Mio marito amava tantissimo Palermo – dice Aiying Liu, moglie di Chen – Nostro figlio è nato in questa città e lui voleva, anche da morto, rimanere nella città che lo aveva accolto, accanto ai suoi cari. Così ha fatto la scelta di essere sepolto a Palermo, non voleva altro. Anche io non penso affatto di tornare in Cina, voglio restare qui accanto a mio figlio”. Il ragazzo ha 17 anni e per tutti si chiama “Gaetano”. “Frequenta la scuola superiore Pareto – dice la mamma – Ha scelto l’indirizzo commerciale, ma non vuole continuare a fare il nostro lavoro. È un grande tifoso del Palermo e mio marito lo assecondava in questo”.
Fra i dipendenti anche tanti palermitani. In tutto ci sono circa 400 dipendenti italiani nei locali gestiti dalla comunità cinese. Un numero destinato a crescere entro la fine dell’anno perché ci sono in vista altre aperture anche nella provincia. Sempre ampi locali da trasformare in ristoranti. “Ho sempre lavoricchiato in città con situazioni sempre precarie – dice Emanuel Di Matteo che lavora nel ristorante di via Aspromonte, gestito dalla comunità cinese che fa capo all’associazione “Cinesi d’Oltremare” – Adesso finalmente ho un lavoro in piena regola”.
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