“In Sicilia si sta facendo di tutto per difendere la logica dei vitalizi. La proposta presentata dal M5S prevede un risparmio di 9 milioni di euro su un costo di 18 milioni di euro, che incide ogni anno sulle casse della Regione, e all’Ars va in scena l’ennesima pantomima, con Micciché che continua a difendere privilegi medioevali e subire la storia, mentre Roma la scrive. Il Governo del Cambiamento ha previsto nella manovra un taglio del 30% dei trasferimenti statali alle Regioni che non tagliano i vitalizi. Per la Sicilia parliamo di una riduzione di 9 mln, tanto quanto il risparmio stimato nella proposta del M5S sui vitalizi, che abbiamo depositato la scorsa estate in consiglio di presidenza dell’Ars”. Lo dice il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri, in diretta Fb da Washington negli States, dove si trova per seguire le elezioni di medio termine del Senato americano, parlando delle misure contenute nella bozza della manovra del Governo.
Il testo, infatti, prevede che le Regioni dovranno tagliare i vitalizi del presidente e dei consiglieri sulla falsariga di quanto fatto dalla Camera entro sei mesi dall’entrata in vigore della manovra o subiranno un taglio delle risorse in arrivo dallo Stato per il 2019 pari al 30 per cento, a esclusione degli stanziamenti per la sanità, le politiche sociali e il trasporto pubblico locale. Dal 2020 i trasferimenti verranno tagliati in modo lineare per un importo pari alla metà delle somme destinate nel 2018 ai vitalizi.
“Quanto messo nero su bianco dal Governo Conte – aggiunge Cancelleri – adesso diventa anche un problema di Musumeci, che finora non ha voluto prendere alcuna posizione e sul tema dei vitalizi non ha speso nemmeno una parola. Dovremo tenere la barra diritta. Continueremo a portare avanti la battaglia contro i vitalizi, non arretreremo di un passo. Vogliamo essere protagonisti della storia in Sicilia, come a Roma, ci auguriamo che l’Ars per una volta non voglia subirla”.