Polemiche su polemiche. Non smettono le critiche alla giunta regionale e al presidente della Regione Nello Musumeci dopo la fine dei lavori davanti lo storico Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza Regionale, che da ieri ospita un “lussureggiante” giardino fatto di piante, palle in marmo, catene nere. Doveva servire a far risaltare la bellezza del Palazzo palermitano. Oltre 900 mila euro. Tanto sarebbe costata l’opera affidata ad una ditta di Montelepre, in provincia di Palermo.  “Un collegamento in armonia fra zona esterna e interna del palazzo” doveva essere secondo il governatore siciliano ma per molti è un “pugno in un occhio”.

Discutibile è il progetto per molti utenti dei social e per molte forze politiche che hanno sottolineato che forse, visti i tempi di vacche magre,  il governatore avrebbe potuto risparmiarsi questo capriccio. Che l’opera sia poco consona alla dignità del palazzo che fu residenza di Luigi Filippo d’Orleans, ne sono convinti in tanti, tra cui Paolo Inglese che è docente ordinario alla Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’università di Palermo. “Quel palazzo non è una fortezza, bensì una residenza – dice l’esperto in una intervista a Buttanissima Sicilia -. E oggi rappresenta l’istituzione “prima” della Regione siciliana. Avrebbe meritato un’attenzione particolare”.

“Un giardino, come qualunque manufatto – aggiunge l’esperto -, prevede una fase progettuale. Che andava assegnata a un architetto paesaggista o a un gruppo di agronomi paesaggisti”. Un intervento come quello eseguito a Palazzo d’Orleans,  fondato da Giovanni Monroy, principe di Pandolfina, nel 1775; che è stato abitato dall’erede al trono di Francia, dai duchi di Guisa, dalla figlia di Ferdinando di Borbone, andava affidato ad un esperto con un curriculum di peso.

Per Inglese sarebbe stato opportuno affidare la cura del giardino a qualcuno con alle spalle una storia di progetto architettonico e paesaggistico di giardini, seguendo l’esempio dell’Ars, che ha affidato i Giardini reali all’Orto Botanico.

A Inglese viene anche chiesto un giudizio sul giardino voluto da Musumeci e la sua risposta è lapidaria. “Orribile. Non si possono spendere 922 mila euro senza un intervento paesaggistico di rilievo”. L’esperto critica la scelta di installare palle in marmo, le catene nere. Uno stile che non rispecchia quello del palazzo. “Anche gli ulivi tosati come barboncini e la fontana in stile Casamonica mi lasciano perplesso”. “Da cittadino palermitano lo trovo un intervento orribile, che meritava una maggiore sedimentazione culturale”.