E dopo una campagna elettorale dove i colpi bassi, i veleni ed i “duri” botta e risposta secondo i tempi scanditi dai social non sono mancati, ecco che come un fulmine a ciel sereno ci si risveglia, 4 giorni dopo i risultati delle Comunali a Palermo con una “piccola” novità: la candidatura di Ismaele La Vardera sarebbe tutto un pretesto.
Insomma tutto sarebbe stato creato a bella posta per girare un documentario sul clima elettorale in città, ma sopratutto e ancor di più sui retroscena, su quel che dicono i politici nelle stanze dei bottoni quando pensano di non essere ascoltati, da mandare in onda alle trasmissione “Le Iene” su Italiauno. Avrebbe registrato tutti: da Cuffaro a Miccichè, da Orlando a Ferrandelli, girando tutto con telecamere e microfoni nascosti. Il gran ritorno in tv dell’ex Iena La Vardera con un docufilm su questa campagna elettorale. Tutto comincia nella tarda serata di ieri quando scoppia una “lite verbale” tra lo stesso La Vardera e il candidato consigliere non eletto Francesco Benigno.
Alla base dello “scontro” tra i due la richiesta avanzata dallo stesso La Vardera all’attore a firmare la liberatoria per la diffusione delle immagini raccolta. Una liberatoria che tutti avrebbero firmato, secondo quanto affermato da lui stesso tranne Giorgia Meloni leader di Fratelli D’Italia e lo stesso ex attore che avrebbe manifestato la sua contrarietà.
Da qui i toni si sono alzati, visto secondo quanto riferito da Benigno, all’incontro nel comitato elettorale di via Ausonia cameraman avrebbero continuato a riprender la conversazione nonostante l’opposizione manifestata dall’attore. Da qui un urtone di troppo alla sua compagna che era presente, la reazione con lo strappo delle telecamere agli operatori e da qui La Vardera che finisce a Villa Sofia con una prognosi di sette giorni nonostante l’attore abbia più volte ribadito di non aver alzato una mano contro di lui. Sta di fatto che al culmine della lite La Vardera avrebbe rivelato le reali motivazioni della sua candidatura.
Da qui le reazioni di quel mondo politico che su Ismaele Sindaco sindaco ci ha messo la faccia, non si sono fatte attendere da quella di Fratelli d’Italia che pensa ad un esposto in procura, continuando con l’incredulità dei salviniani.
Ma ci sono anche i commenti del suo staff che qualcosa forse aveva intuito a quello della sorella che difende il suo spirito di cronista, a quelli nell’agorà dei social.
Così dopo un’intera giornata in cui l’ipotesi di un Grande Fratello sulle elezioni palermitane è diventata la principale notizia, mentre tutto il mondo politico, e non, si interroga su un eventuale profilo di reato nella condotta del giornalista La Vardera pubblica il suo videocommento rassicurante su fb che tenta di far passare quanto sta accadendo come per nulla scandaloso e si difende da chi lo ha accusato di avere abusato della fiducia dei suoi elettori.
Dal mondo politico numerose le reazioni una per tutte quella dell’ex Governatore Totò Cuffaro: “Penso che quello che ha fatto è di una gravità assoluta dal punto di vista etico – ha aggiunto – Non so quello che succederà. Questo si è candidato, tre partiti che hanno dato il loro simbolo, la loro storia. Alcuni palermitani lo hanno votato e adesso scopriamo che stava prendendo tutti in giro; è grave”. “Dopo la prima volta è poi ritornato chiedendomi cosa doveva fare se avesse perso, chi avrebbe dovuto appoggiare. Mi disse che lui pensava a Ferrandelli e che poteva anche fare l’assessore – ha spiegato – Io gli dissi di sostenere, se voleva, Ferrandelli ma di non pensare a fare l’assessore ma piuttosto, se pensava a un futuro politico, di candidarsi alle regionali”. La Vardera è tornato ieri l’altro da Cuffaro per una video intervista e gli ha chiesto se poteva utilizzare anche il registrato precedente. “Io gli ho detto solo – ha concluso Cuffaro – di togliere eventuali parolacce, non ho nulla da nascondere e penso di essere stato uno degli uomini più intercettati d’Italia. Però penso che quello che ha fatto è grave”.
Lui, La Vardera, affida a Facebook la sua verità con un lungo video post nel quale spiega perchè non sarebbe stato tutto un bluff. Intanto l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia per “un’indagine conoscitiva” ha convocato il piccolo Davide contro i Golia della politica nei prossimi giorni per ascoltarlo su tutta la vicenda.
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