Molto amato o molto odiato, protagonista di una stagione, quella autonomista, che per alcuni durò troppo e per altri non durò abbastanza. Massimo Russo, ex Pm, ex assessore alla salute, tecnico, del governo Lombardo, e reduce da una esperienza politico – elettorale infelice che lo convinse a ‘saltare un giro’ ovvero un intero mandato parlamentare, oggi sembra destinato a tornare.

E’ lui l’uomo al quale Nello Musumeci progetta di affidare la burocrazia regionale. La voce aveva circolato ma era stata subito spenta. Adesso a darle corpo è il Giornale di sicilia oggi in edicola secondo il quale all’ex assessore alla Sanità oggi tornato nei ranghi della magistratura, è già arrivata la proposta di assumere l’incarico di nuovo segretario generale di Palazzo d’Orleans.

La prima notizia, in questo caso, è la conferma del ‘siluramento’ della potente Patrizia Monterosso, dirigente generale e segretario generale passata attraverso governi di tutti i colori. Ma forse per la donna capace di attirare l’attenzione di ogni governo e governatore c’è in serbo qualcos’altro.

Musumeci lo aveva anticipato in campagna elettorale: “Credo che la stagione della Monterosso sia da considerarsi chiusa. È finito un ciclo”.

La riorganizzazione della macchina burocratica, quindi, dovrebbe adesso finire nelle mani di Massimo Russo che, però, prima dovrà accettare e poi dovrà avere il permesso dal CSM per mettersi nuovamente in aspettativa dalla magistratura.  Una cosa che non è del tutto scontata visto il clima che si respira proprio in magistratura.

E la Monterosso? È nota la stima che Miccichè ha nei suoi confronti e dunque per lei potrebbe profilarsi un incarico di rilievo all’Ars se Miccichè andrà a farne il presidente.

Dunque mai dare per deciso ciò che deciso ancora non è. Lungo questo percorso ci sono ostacoli, trattative e permessi che scontati non sono.

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