Per contrastare il disagio abitativo, il Comune di Messina ha aderito al progetto PinQuA, ossia il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, investendo 2,8 miliardi su alloggi da destinare a coloro che hanno bisogno di una casa dignitosa. Nel progetto, è coinvolta anche la Patrimonio Messina S.p.A., un’associazione che si occupa della gestione, riqualifica e valorizzazione del patrimonio immobiliare della città; in particolare all’interno del progetto PINQUA, si occupa proprio di mettersi in contatto con le agenzie immobiliari e acquistare gli alloggi. Per molto tempo, il progetto è stato portato avanti con lentezza, ma adesso sembra aprirsi una finestra di speranza.
“Finalmente, dichiara il capogruppo della Lega–Prima l’Italia, Cosimo Oteri, l’Amministrazione Basile si è decisa a rivedere i criteri per l’acquisto degli alloggi nell’ambito del Programma PinQuA. Per troppo tempo, infatti, le regole fissate avevano reso di fatto inaccessibile un bando che avrebbe dovuto servire a dare risposte concrete all’emergenza abitativa.”
Il nuovo bando amplia le possibilità e i criteri di acquisizione degli alloggi, e proprio per il potenziale di miglioramento che questo promette, Oteri chiede al presidente della Commissione consiliare di convocare immediatamente una seduta con la presenza dei vertici della Patrimonio Messina S.p.A. e dell’assessore ai Rapporti con la Patrimonio, per chiarire come verranno applicate le nuove regole e, soprattutto, quali tempi reali si prevedono per dare una risposta a chi è ancora in attesa di una casa.
Ci sono circa 1.200 cittadini inseriti nella graduatoria ERP che aspettano ancora che gli venga consegnato un alloggio dignitoso. Si spera, quindi, che i fondi del PINQUA e le risorse pubbliche vengano utilizzati nel modo più efficace e con un solo obiettivo, dare risposte vere alle famiglie messinesi che vivono ogni giorno il dramma dell’emergenza abitativa.






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