Il regista Ferzan Ozpetek a Palermo girerà alcune scene del suo nuovo film “La Dea Fortuna”. Nel cui cast ci sono Stefano Accorsi, Edoardo Leo, Jasmine Trinca e Serra Ylmaz. Lo ha annunciato lo stesso regista turco ieri ai margini di un incontro ai Cantieri culturali alla Zisa. Oggi Ozpetek riceverà nel Palazzo del rettorato la laurea Honoris Causa in “Scienze dello spettacolo” dal rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari e la cittadinanza onoraria dal sindaco Leoluca Orlando. Il regista turco è molto legato a Palermo e, nel corso di una recente visita è rimasto folgorato da alcuni luoghi che ha deciso di utilizzare come scene per il film in lavorazione. “Sono rimasto travolto dallo splendore dei palazzi decadenti, da certi angoli, certe strade, certa luce – ha detto -: Palermo è una bellissima donna segnata dalle rughe, sfregi del tempo che passa, e la sua millenaria cultura si intuisce da mille sfumature. Allora, visto che nel mio film c’è una parte da girare a sud, l’ho scelta”.

Oggi il sindaco Leoluca Orlando gli conferirà la cittadinanza onoraria della città di Palermo.
Orlando ha già avuto modo di ringraziare Ozpetek “per la sensibilità e l’attenzione ai più fragili, per aver saputo raccontare con delicatezza e passione storie di grande umanità e per aver scelto il Sud d’Italia e Palermo come luogo in cui ambientare il suo prossimo film, segno di attenzione e condivisione per il nostro impegno per i diritti di tutti e di tutte”.

Le chiavi della città arrivano al regista per “avere raccontato attraverso le sue produzioni cinematografiche e i suoi scritti, l’amore, indagando in profondità nell’interiorità di un’umanità meravigliosa, variegata ed estrosa, rappresentandone sentimenti, passioni, segreti, eros, legami di amicizia, affetti familiari, spiritualità” ma anche “per essere il simbolo dell’uomo contemporaneo, persona migrante, persona senza frontiere, persona del Mediterraneo, persona libera dentro e fuori, nata in quella che fu l’antica Bisanzio, la Nova Roma di Costantino, maturata e cresciuta nella Roma d’Occidente, persona nella cui esistenza si intrecciano e si fondono le radici di due civiltà, producendo un unicum intellettuale”.

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