“Nella manovra il governo ha fatto tagli scriteriati per 85 milioni di euro, colpendo i teatri e il mondo della cultura, le associazioni anti-racket, i parchi, il trasporto pubblico locale. Contrasteremo questi tagli che riguardano anche spese obbligatorie per il personale, al contempo abbiamo presentato emendamenti per la lotta alla povertà, per le imprese, per l’occupazione e i comuni. Musumeci ha detto più volte che vuole dialogare con le opposizioni, ci aspettiamo quindi che il governo dica sì ai nostri emendamenti”.
“Il governo ha un potere esecutivo, quello legislativo spetta al Parlamento: non accettiamo quindi l’emendamento Armao che affida a un decreto le eventuali riduzioni di spesa – ha aggiunto Lupo – nelle more della rinegoziazione degli accordi finanziari. Spero che il presidente della commissione Bilancio voglia dichiarare inammissibile quest’emendamento, che è incostituzionale”.
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