Il pescatore per la pulizia del mare come attività di  reddito e diversificazione. E’ stato stabilito questa mattina nel corso della  Commissione regionale della Pesca, presieduta dall’Assessore regionale Edy  Bandiera, di utilizzare le risorse del FEAMP, a valere sulla misura 1.40, per  sostenere il recupero dei rifiuti marini e degli attrezzi da pesca abbandonati  ad opera dei pescatori.

“E’ un’occasione importante da non perdere – afferma l’Assessore Bandiera –  Il pescatore, sentinella del mare e primo portatore di interesse verso la sua  tutela, potrà integrare il proprio reddito, accompagnando alla cattura in mare  la sua ripulitura dalla plastica e da tutti gli oggetti inquinanti”.

Per il virtuoso progetto, che ha trovato piena approvazione e apprezzamento da  parte di Legambiente Sicilia, Agripesca e di tutti gli stakeholder coinvolti  questa mattina in Commissione, la dotazione complessiva è di un milione e 800  mila euro da destinare a salvaguardia dell’ambiente, tutela del mare, pesca e  attività collaterali.

Nel corso dell’incontro, alla presenza del dirigente Generale del Dipartimento  della Pesca Mediterranea Dario Cartabellotta, sono state affrontate anche le  problematiche relative al fermo pesca, per il quale a breve sarà emesso il  decreto che ne definirà tempistica e modalità, e il disegno di legge “Sicilia  pesca mediterranea” identità ed economia del mare, presentato dal Governo  regionale che sta proseguendo l’iter, con un ciclo di audizioni, in Commissione  Attività Produttive all’Ars.

“A distanza di 18 anni dalla precedente esperienza di carattere normativo,  come Governo abbiamo presentato una norma organica che ha l’ambizione di essere  esaustiva della materia – afferma Bandiera – il Governo regionale, in sintonia con il Parlamento, in un ottica di piena e totale partecipazione, ha  intenzione di procedere rapidamente con l’approvazione di questa legge poichè  la pesca rappresenta un settore strategico per la regione siciliana e per le  nostre politiche di sviluppo”.