Oltre 12 ore per andare in treno da Trapani a Siracusa. Di questa e delle altre gravi problematiche dei trasporti siciliani si è parlato oggi nel corso della presentazione di  “Pendolaria” 2019 di Legambiente, un dossier sulla situazione del trasporto ferroviario in Italia, che si svolge alla Real Fonderia alla Cala. Presente anche il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.

“Bisogna intervenire, intanto, sul completamento del raddoppio della linea tirrenica – ha osservato Provenzano – e occorre aumentare la frequenza dei collegamenti su alcune tratte come la Agrigento-Palermo: più corse significa anche compensare i disservizi”. Per il ministro il fenomeno dello spopolamento delle aree interne è anche dovuto al fatto che non si provvede ad accorciare le distanze, e stigmatizza il comportamento del governo regionale che “con grande ritardo ha provveduto al rinnovo della convenzione con Trenitalia”.

Il ministro Provenzano non ha lesinato nemmeno una stoccata nei confronti di Matteo Salvini che oggi e domani sarà a Palermo.  “La Lega ha cambiato idea sui meridionali? E non mi riferisco agli insulti rivolti a questa parte della popolazione, ma alla depredazione delle risorse europee per il Mezzogiorno“. “La Sicilia è casa mia – risponde il ministro, originario del Nisseno – E’ una terra accogliente e lo sarà anche con Salvini, ma al Sud non c’è alcun innamoramento per il capo leghista e lo dimostrano i dati delle regionali in Calabria”.

“No agli ultimatum sulla prescrizione. C’è una mediazione in corso, condotta dal premier Giuseppe Conte, ed è questa la strada da percorrere”, ha detto, inoltre, Provenzano, rispondendo a una domanda sulle polemiche suscitate dalle posizioni assunte sulla prescrizione da Matteo Renzi all’interno della maggioranza. “Detto questo – ha aggiunto Provenzano – il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede tenga conto delle critiche arrivate al suo testo, anche da parte della magistratura, nella recente inaugurazione dell’Anno giudiziario. Dico sì al dialogo e no agli ultimatum”.

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