“The garbage out on the street is really disgusting and might be a problem…” ovvero : “La spazzatura sulla strada è davvero disgustosa e potrebbe essere un problema”. Parola dei turisti svedesi venuti in Sicilia con la voglia e il piacere di conoscere anche le aree interne e andati via portando con sé questa immagine. La spazzatura potrebbe essere un problema per chi? Per la Sicilia, naturalmente, destinataria del racconto-verità. Con parole tranchant che non lasciano margini a dubbi di interpretazione.
Parole che sono state postate su Airbnb, uno dei più importanti motori di ricerca al mondo in fatto di vacanze e viaggi. A scriverle è stata una turista svedese dopo aver soggiornato per qualche giorno dalle parti di Romitello, nella zona di Borgetto, a mezz’ora da Palermo. Romitello, da romito, luogo di eremitaggio. Una volta. Ora uno spazio nel quale il verde e il blu, che dominano, si mescolano ai mille colori della spazzatura “really disgusting”, come scrive la turista. Perché, come dar torto alla signora? La strada che dal paesino del Palermitano conduce al santuario della metà del ‘400 che, dall’alto dei suoi 750 metri d’altitudine, domina il Golfo di Castellammare tra vallate, boschi e costoni di roccia un po’ grigio un po’ rosa, è un susseguirsi raggelante di rifiuti d’ogni sorta, sparsi, accatastati, aggrovigliati. Qua e là è puntellata da autentiche discariche abusive, insozzata da roba maleodorante lasciata lì a marcire. Per settimane, per mesi pure. Uno spettacolo incivile. Che fa pendant con l’annosa questione siciliana dei rifiuti, per un verso. Con la pietosa situazione della zona, per un altro.
Lungo il percorso che da Partinico conduce a Borgetto, per esempio, dalle parti dell’ospedale, in prossimità di un accampamento di nomadi praticamente ormai stanziali, per centinaia di metri, lungo i fianchi della carreggiata, lo spettacolo di monnezza ora affastellata ora sparpagliata, incornicia il paesaggio e fa da puzzolente guardrail. Praticamente mai rimosso. Come fosse un ordinario elemento del paesaggio.
Allora, cosa dire alla turista svedese che fa di Romitello la base dei suoi tour per la Sicilia occidentale e, con innocente quanto civilissimo candore, annota del disgusto, che potrebbe essere un problema?
Nel disinteresse a ogni livello delle istituzioni; non pervenuti sindaci e giunte comunali assenti di fatto e distratto da ben altro il governatore siciliano per il quale il problema rifiuti nell’Isola è praticamente ormai risolto, chiediamo noi scusa alla turista e a tutti i turisti. Non senza fare appello a governanti e governati affinché decolli finalmente la differenziata, nei fatti e non solo a parole. E affinché in fatto di monnezza, sul business opaco se non del tutto mafioso e sul malcostume di tanti comportamenti quotidiani, prevalga quello che una volta si chiamava comune, e anche imbarazzato, senso del pudore.
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