“Aumenti del tariffario sugli impianti sportivi con punte fino al 300%”. Questa è la “denuncia” mossa dal capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici e dal presidente della V Commissione Francesco Bertolino.

Ciò in merito alle variazioni del tariffario introdotte nel piano di riequilibrio approvato dalla Giunta Comunale a dicembre. Un documento progettato per salvare, nel giro di 20 anni, le casse del Comune di Palermo.

Impianti Sportivi: cosa prevede il piano di riequilibrio

Che il conto da pagare sarebbe stato alto si poteva immaginare già dall’inizio. Ma con il concretizzarsi del piano di riequilibrio, sono aumentate esponenzialmente le voci critiche nei confronti dell’Amministrazione Orlando. Gli impianti sportivi palermitani, in particolare, vivono un periodo di crisi già da diversi anni. Fra queste, il Velodromo e il Diamante rappresentano esempi scolastici della mancata manutenzione delle strutture del capoluogo siciliano. Ma si potrebbe fare l’esempio del Palazzetto dello Sport o della Palestra Pesante di Borgonuovo, da anni in attesa di interventi. Insomma, gli impianti sportivi funzionanti sono pochi e, nei prossimi mesi, potrebbero iniziare a costare caro.

Fra gli impianti coinvolti dagli aumenti di tariffario vi sono “Piscina Comunale; Palestra Piscina; Stadio delle Palme; Velodromo; PalaMangano – PalaOreto; Palestra di Borgo Nuovo; Piste di Pattinaggio; Campi da tennis – Basket – Calcetto e simili all’aperto; Palestra di Borgo Ulivia e Sperone“. Verrà anche contemplato il pagamento dell’ingresso in occasione di manifestazioni sportive o similari.

Bertolino-Chinnici (Italia Viva): “Aumenti superiori al 300%”

Un fatto rappresentato dal capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici e dal presidente della Commissione Sport Francesco Bertolino. Gli esponenti renziani evidenziano tutti il disappunto per gli aumenti previsti nel prossimo piano di riequilibrio. “La delibera di Giunta che introduce le nuove tariffe con aumenti per gli impianti sportivi, in alcuni casi, superiori del 300%, è l’ennesimo atto di arroganza e mancanza di visione della giunta che adotta provvedimenti emergenziali senza alcuna condivisione con le realtà coinvolte e il consiglio comunale.

“Aumento dei costi senza progetti di rilancio”

Un modo, quello degli impianti sportivi palermitani, già gravato da diverse chiusure e limitazioni all’utenza.  “Così come già avvenuto – sottolineano Bertolino e Chinnici – con la proposta che prevede l’introduzione di un biglietto per lo Spasimo, anche in questo caso si aumentano i costi senza alcun progetto di rilancio. Ciò mantenendo servizi spesso indecenti, con il solo obiettivo di fare cassa. Ancora più grave, prevedere questo pesante aumento, in questo momento storico. A Palermo vi sono “impianti chiusi per cantieri infiniti o mai partiti. E nelle poche strutture aperte, sono le società sportive a sostituirsi all’amministrazione nel rendere vivi gli impianti. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla totale mancanza di organizzazione e programmazione con il paradosso di eventi svolti a porte chiuse con tribune inagibili, ed oggi si presenta alle società, che in questi anni sono state abbandonate, un ulteriore inaccettabile rincaro da parte di un’amministrazione sorda e incompetente”.

Salasso sugli impianti sportivi: la replica dell’assessore Petralia

Non si fa attende la replica da parte dell’Amministrazione, in particolare dall’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa. “La delibera con la quale la Giunta ha rimodulato le tariffe degli impianti sportivi è in linea con il percorso del Piano di Riequilibrio. Documento che, si rammenta, rappresenta l’occasione per riorganizzare la macchina comunale e per evitare le conseguenze del dissesto che, con riferimento alle tariffe dello sport, provocherebbe un aumento fino al massimo di quanto stabilito dalla delibera di consiglio comunale n.258 / 2011 (per fare un esempio, la tariffa oraria massima per l’ingresso in piscina sarebbe di 10€)”.

“Da anni bisogna approvare il regolamento sugli impianti sportivi”

L’assessore Petralia sottolinea poi i criteri con i quali si è determinato l’aumento del tariffario all’interno del piano di riequilibrio. “Nel rimodulare le tariffe si è tenuto conto, attraverso un lavoro minuzioso degli uffici, dei tariffari di altre città che gestiscono direttamente come enti locali gli impianti sportivi. L’adeguamento, inoltre, tiene conto anche delle esigenze di accessibilità mantenendo, come nel caso della tariffa oraria della piscina comunale, un prezzo pari alla piscina meno costosa tra gli impianti italiani.

Non mancano poi le stoccate agli ex alleati di Italia Viva. L’esponente di Giunta in quota PD ricorda a Dario Chinnici e Francesco Bertolino la necessità di approvare il regolamento sugli impianti sportivi. “Occorre ricordare ai consiglieri Chinnici e Bertolino (Presidente della Commissione Sport) che evidentemente dimenticano che da anni è iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale il nuovo regolamento per la gestione degli impianti sportivi, che consentirebbe una migliore organizzazione del servizio, regolamento che è stato per un anno intero affrontato da me insieme alla V commissione sport del Comune.

“Alcune forze politiche tifano per il dissesto”

Forse per i consiglieri la ZTL viene prima dello sport – conclude Petralia -. Ciò dato che è stato ed è ancora l’argomento più in auge nella discussione politica. Delle due l’una, o alcune forze politiche tifano per il dissesto, e quindi nel caso ad esempio della piscina ad un aumento a 10 € della tariffa oraria, o non hanno consapevolezza della fase storica che stanno vivendo centinaia di comuni rispetto ad un problema sistemico derivante dalla finanza diretta”.

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