La corte d’assise d’appello di Palermo, che oggi avrebbe dovuto pronunciare la sentenza, ha dichiarato non doversi procedere per Antonino Muratore, morto il 23 aprile scorso e accusato dell’omicidio di Baldassare Licari, capo cantoniere in pensione di 64 anni, originario di Borgetto. L’ex operaio è stato ucciso nel novembre del 2013.
Il corpo fu poi abbandonato nella Fiat Seicento intestata alla figlia nei pressi del ristorante “Don Vito”, nella zona compresa tra Montelepre e Partinico. Il pm Dario Scaletta aveva individuato Muratore grazie a tracce di dna trovate su delle tazzine di caffè. Alla base del delitto ci sarebbero state le tensioni con i vicini.
Due in particolare, tra cui proprio Muratore che fu fermato a otto mesi dal delitto e che fu condannato all’ergastolo in primo grado. Sono state revocati anche i risarcimenti che erano stati disposti per la famiglia della vittima.
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