Si dichiarano in stato di agitazione e pronti ad azioni e scioperi più eclatanti i lavoratori della Re.Se.T. – Rete Servizi Territoriali Palermo – la società consortile del Comune capoluogo.
“Una situazione paradossale si è venuta a creare nel comune di Palermo a causa del fatto che non si rispettano le regole – dicono dal sindacato Snalv – un paradosso ancora più grande se si pensa che la società Re.Se.T. è una municipalizzata del Comune capoluogo siciliano”.
“Non basta che la maggior parte dei lavoratori, 420 dipendenti pari al 30% del totale, abbiamo scelto il sindacato Snalv; non basta che questo abbia tutti i titoli e le carte in regola per rappresentarli; non basta che abbia sottoscritto l’accordo Confndustria – Confsal sul Testo Unico sulla rappresentanza del 15/01/2014; non basta la richiesta di apertura del tavolo di concertazione, restano ancora indefiniti elementi essenziali quali l’adeguamento dei livelli contrattuali, l’orario di lavoro, la regolamentazione degli istituti di welfar aziendale” come ha più volte ribadito la segretaria provinciale Snalv Palermo, Daniela Mazzola.
“Il comportamento antisindacale non può essere accettato. Non è ammissibile che la partecipata di un Comune italiano si faccia spregio così delle regole. I lavoratori hanno tutto il diritto di avere trasparenza e legalità nel rispetto del contratto e se hanno scelto il nostro sindacato, lo Snalv, che sia questo a rappresentarli e a difenderne i diritti lavorativi” afferma Antonio Santonocito, segretario regionale Snalv.
Proclamato lo stato di agitazione si chiede, di esperire il tentativo preventivo obbligatorio di raffreddamento e conciliazione prima di proclamare lo sciopero.
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