La corsa per la poltrona di primo cittadino di Palermo si attesta, e speriamo definitivamente, a quota 8 candidati sindaco. Nomi della politica, della società civile ma anche architetti, avvocati e giornalisti. Sulla carta un’offerta ampia, nel concreto da misurare ancora fattivamente sulle proposte per la città.

Insomma i palermitani chiamati al voto avranno l’imbarazzo della scelta per decidere su chi puntare per l’amministrazione della città. I giochi sono aperti, la campagna elettorale è in pieno fermento e, anche se non si conosce la data esatta del voto, ‘i giochi’ sono in febbrile corso d’opera.

Tra la ricerca di equilibri, alleanze e appoggi, i candidati vanno in giro, iniziando a presentare le proprie idee o punti programmatici. Finora, soprattutto per alcuni candidati, la campagna elettorale ha parlato soltanto il politichese scendendo poco nel concreto, ma ancora la corsa è molto lontana dal traguardo finale.

Ma guardiamo in una panoramica complessiva gli attuali otto candidati

In primiis il sindaco uscente Leoluca Orlando che lotta per riaffermarsi per il quinto mandato. Una storia quella sua, fatta di cambiamenti e rotture, cominciata tra le fila della Democrazia Cristiana, proseguita con la fondazione de La Rete e l’impegno come sindaco in quel periodo che si suole chiamare la “primavera di Palermo”, quindi la Margherita, l’impegno con Italia del Valori, quindi l’ultima battaglia del 2012 con lo slogan “il sindaco lo sa fare” contro un’altro degli sfidante anche di oggi, Fabrizio Ferrandelli, che gli consegna le chiavi di Palazzo delle Aquile. Ha un suo movimento che lo sostiene in consiglio comunale, Mov 139 la sua corsa potrebbe vedere l’appoggio di quel Pd, avversario al centro di reciproche polemiche. Uno scenario approvato dai vertici del partito nazionale ma ancora per nulla digerito a livello locale. Un fronte quest’ultimo tutto ancora da delinearsi.