La Commissione europea nelle scorse settimane ha inviato una richiesta di chiarimenti sul piano di rifiuti redatto dalla giunta Musumeci perché alcuni passaggi sarebbero “non conformi” alla normativa comunitaria. Dopo l’ennesima emergenza rifiuti, scongiurata in extremis, dalla Regione, è polemica all’Ars alla luce dell’audizione dell’assessore regionale ai Rifiuti Baglieri.

La batosta sul piano rifiuti siciliano

Nelle scorse settimane il Ministero della Transizione ecologica ha spedito una nota diretta al dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti che comunica l’esigenza di alcune modifiche. Solo pochi giorni fa, inoltre, la Regione si è dovuta sbracciare non poco per scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti che stava per scoppiare a causa di alcune grane giudiziarie relative alla discarica Oikos. Sul filo del rasoio l’assessore Baglieri ha comunicato che la Regione è riuscita a mettere una pezza. Così l’allarme è rientrato, almeno per il momento.

“Il governo ha fatto poco per prevenire l’emergenza”

“Un’emergenza temuta – dice Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, intervenuto all’Ars -, praticamente annunciata, che questo governo regionale poco ha fatto per prevenire, se non risolvere. Come scrivemmo in tempi non sospetti, con un disegno di legge che ormai giace inesitato da un anno, vanno ridotti senz’altro gli ambiti territoriali, che sono troppi, accorpando le Srr, ma senza agire più sulla fallimentare base provinciale tanto cara al governo Musumeci. E va valorizzata una gestione centralizzata da parte del Dipartimento dell’organizzazione degli impianti nonché della verifica e del monitoraggio della gestione tecnico-economica del servizio da parte delle Srr attraverso l’istituzione dell’Osservatorio dei rifiuti”.

Aggiornare il piano rifiuti come richiesto dalla Commissione

“Nel lungo periodo – sostiene il deputato cinque stelle –  la soluzione è un aggiornamento del Piano dei rifiuti in coerenza con le prescrizioni della Commissione europea e, una volta completato, occorre che le SRR vi adeguino i loro piani d’ambito. Il Piano dovrà prevedere un programma di dismissione delle discariche con date certe se davvero si vuole che le 800.000 tonnellate all’anno d’indifferenziata vadano gestite in altro modo. Nel breve periodo – conclude Trizzino – invece, al fine di superare la stagione estiva e garantire un servizio di raccolta che non pregiudichi la salute e l’incolumità pubblica, si propone d’istituire un fondo nel bilancio regionale a sostegno delle spese che gli Enti locali dovranno affrontare per la spedizione dei rifiuti indifferenziati fuori dalla Regione. Tanti indizi di fallimento fanno più di una prova: adesso tocca a noi e alle nostre proposte mai prese in considerazione”.

“Rifiuti tra i più grandi fallimenti di Musumeci”

“Quello dei rifiuti è sicuramente uno dei più grandi fallimenti del governo Musumeci. La tanto strombazzata riforma annunciata dal presidente della Regione in campagna elettorale è penosamente naufragata, il piano rifiuti, che faceva acqua da tutte le parti, è stato bocciato perfino dall’Europa, mentre dei tanto agognati impianti non c’è traccia. In poche parole è stata persa una legislatura senza fare un solo passo in avanti, anzi: le discariche sono quasi tutte esaurite, la Tari è schizzata alle stelle quasi ovunque e ci troviamo in una situazione di perenne emergenza”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’ARS Nuccio di Paola, sintetizzando il pensiero di tutti i suoi colleghi 5 stelle intervenuti oggi a sala d’Ercole nel corso del dibattito sui rifiuti al cospetto dell’assessore Daniela Baglieri. “Il nuovo governo – conclude Di Paola – dovrà cominciare dal pianificare una seria impiantistica, senza la quale la raccolta differenziata e i sacrifici dei cittadini non serviranno mai a nulla”.

Articoli correlati