“Chi conosce le leggi in vigore, sa bene che sono proprio i forestali le prime vittime dei roghi. Perché nelle aree incendiate non si può realizzare per cinque anni alcun lavoro. Semmai, sarebbe il caso di chiedersi se non sia il caso di assegnare finalmente priorità nella nostra Isola alla cura dell’ambiente valorizzando proprio la risorsa Forestali!”.

Lo dicono i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Calogero Cipriano, Salvatore Tripi e Nino Marino che lunedì presenteranno a Palermo la proposta di iniziativa sindacale per il riordino del settore forestale in Sicilia.

“Risulta necessario ed indispensabile – proseguono – ripensare urgentemente il comparto forestale in senso sempre più produttivo, capace di valorizzare appieno l’esistente, di intercettare risorse e strumenti di finanziamento con nuove strategie gestionali. La riforma, necessaria e urgente, deve prevedere una precisa definizione delle proprie aree di intervento, puntare alla diversificazione delle proprie attività, agire sulla collocazione e riqualificazione delle risorse umane in ambiti specifici”.

“La nostra idea – concludono – è di sviluppare le attività secondo tre direttrici: gestione e ampliamento delle aree boscate e manutenzione e difesa del territorio (verde pubblico, parchi demaniali, siti archeologici); prevenzione e repressione degli incendi con la salvaguardia dell’ambiente naturale; funzione produttiva e turistico-ricreativa. Obiettivi prioritari della nuova normativa sono maggiore stabilità occupazionale; due soli livelli occupazionali: lavoratori a tempo indeterminato e centocinquantunisti; graduatorie separate per manutenzione e servizio antincendio; nuove competenze-nuove figure professionali come addetto alla protezione ambientale, operatore di protezione ambientale e operatore turistico – ambientale; superamento definitivo delle difficoltà di finanziamento; rinnovo e rispetto del contratto”.

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