Palermo ancora stretta nella morsa degli incendi ai rifiuti. Anche questa notte diversi quartieri sono stati presi di mira dai soliti piromani. Poco meno di una decina i roghi appiccati, in alcuni casi anche più volte nella stessa identica zona dove poco prima erano già intervenuti i vigili del fuoco. Un fenomeno che non tende quindi ad attenuarsi, solo in situazioni eccezionali e sporadiche è accaduto. E intanto precipita la salubrità dell’aria con conseguenze sulla salute dei cittadini che respirano quest’aria altamente inquinante.

La catena di incendi di questa notte

Tre i quartieri che sono stati presi di mira questa notte. Allo Zen più volte sono stati incendiati cassonetti e spazzatura a terra nelle vie Primo Carnera e Fausto Coppi. Stessa scena in viale Placido Rizzotto a Brancaccio; a chiudere il cerchio dei radi con il fuoco la via Bernini in zona Uditore. In tutti i casi i pompieri hanno spento le fiamme nel più breve tempo possibile per evitare che i fumi inquinanti potessero eccessivamente espandersi.

Due notti fa preso di mira solo lo Zen

Due notti fa in particolare i pompieri sono dovuti intervenire in due diverse strade per spegnere i fuochi allo Zen. Ad essere appiccate le fiamme a cumuli di rifiuti in cassonetti ed anche per strada. A concorrere due situazioni per il continuo accumularsi della spazzatura in queste zone. Da una parte l’inciviltà di chi deposita in modo continuo e incontrollato a tutte le ore rifiuti di ogni genere. Dall’altra anche il servizio della Rap subisce continui giri a vuoto per le più svariate motivazioni. Carenza d’organico, poche risorse di mezzi ed anche motivi legati alla discarica di Bellolampo dove smaltire.

Lo Sperone altra zona spesso presa di mira

Il quartiere dello Sperone è un altro tra i quartieri che maggiormente sta soffrendo dell’emergenza rifiuti. In queste settimane la catena di incendi che si sono succeduti ne sono la terribile conseguenza. Qualcuno pensa di disfarsi in questo modo di cumuli accatastati per strada e nei cassonetti. Accumulo che è frutto delle difficoltà di questa estate nel servizio di raccolta, acuite con l’incendio che si verificò a fine luglio alla discarica di Bellolampo. Da allora la Rap ha cercato di correre ai ripari con interventi straordinari ma ancora si fatica a ripianare il pregresso.

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