Oggi sopralluogo del questore e del prefetto nella sede comunale

Incendio a Palazzo Magnisi, il questore di Palermo: “Gesto di stupidità criminale”

“I danneggiamenti e l’incendio a Palazzo Magnisi sono il classico esempio di stupidità criminale. Un gesto autolesionistico che va a colpire proprio chi ti aiuta”. Il questore di Palermo Leopoldo Laricchia questa mattina si è recato insieme al prefetto Giuseppe Forlani e il sindaco Leoluca Orlando nell’ufficio del servizio sociale in via Fratelli Orlando dove ieri qualcuno per ritorsione è entrato negli uffici e ha preso sedie e scrivanie ha rifatto una vampa e ha dato fuoco. Un gesto per “punire” i dipendenti comunali che, secondo i residenti, avrebbero segnalato la catasta di legno alle forze dell’ordine.

“E’ un gesto autolesionistico che colpisce un ufficio che si occupa proprio delle famiglie bisognose palermitane – aggiunge il questore – Nei giorni passati, come si fa ogni anno, avevamo censito tutte le cataste di legno in giro per Palermo e l’azienda comunale le aveva rimosse compresa quella vicina a palazzo Magnisi. Qualcuno, forse ha pensato che siano stati i dipendenti comunali a segnalare la presenza della catasta e così sono entrati e hanno preso scrivanie e sedie e hanno dato fuoco.

E’ stato un lavoro svolto dalle forze dell’ordine. Il danneggiamento e l’incendio rappresentano gesti sconsiderati e privi di razionalità. Già di suo è una cosa assurda dare fuoco alla legna  rischiando la propria incolumità e di danneggiare i palazzi vicini. Quanto successo nei pressi dell’ufficio dei servizi sociali è un gesto contro se se stessi che va a colpire chi ti aiuta. Davvero un gesto stupido”.

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In queste settimane in diversi quartieri di Palermo è iniziata un’attività di contrasto all’illegalità diffusa con l’operazione Alto Impatto. L’attività è stata svolta al Cep, dove era stato incendiato l’asilo Peter Pan, a Ballarò, in questi giorni alla Vucciria. “Nelle prossime settimane certamente anche questa zona attorno a Palazzo Magnisi sarà interessata dal servizio – aggiunge il questore – Sono attività molto impegnative che coinvolgono almeno 40 poliziotti. In ogni quartiere facciamo tre servizi a settimana. Certo anche quella zona sarà interessata ai servizi di controllo”.

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