Le montagne che circondano Palermo sono tutte a rischio frana. Un pericolo sempre più concreto, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. Si stanno sgretolando Monte Pellegrino e Monte Gallo, dove a fine novembre in via Calpurnio è morta Ornella Paltrinieri, una anziana schiacciata da un masso che ha travolto la sua abitazione mentre dormiva.

A monitorare costantemente il fenomeno la protezione civile ed il Comune che forniscono dati che non necessitano certo di commenti: solo su Monte Pellegrino i punti a rischio frana sono almeno 600. Per la loro messa in sicurezza servirebbero fondi che non ci sono: circa 110 milioni di euro, mentre quelli disponibili sono nemmeno 15 milioni.

Come riporta Repubblica Palermo che ha esaminato le carte della protezione civile, sono ben dieci le zone di massimo rischio. La prima è quella di Monte Pellegrino: i nuclei abitati di Vergine Maria, Addaura e Valdesi, alcuni tratti di strade comunali (via Monte Ercta, Cristoforo Colombo, Bonanno, viale Regina Margherita, viale Diana) e il cimitero dei Rotoli. Ancora a Monte Gallo, sia sul versante Mondello che da quello di Sferracavallo dove tre giorni fa sono state sgomberate in via precauzionale 13 villette in via Schillaci e via Barcarello: «Ci sono aree di pericolosità molto elevata che includono nuclei abitati a Mondello, Pizzo Sella, Tommaso Natale e Sferracavallo », si legge nel rapporto della Protezione civile. I lavori di consolidamento, per 2,8 milioni, sono iniziati in via Calpurnio.

All’Addaura l’ultimo crollo è avvenuto il 31 dicembre 2014 nel tratto di strada fra i civici 1824 e 1914, colpendo una villetta per fortuna disabitata e costringendo il Comune a sgomberare sette abitazioni per mesi. Ma c’erano stati altri due crolli, nel settembre e nel maggio dello stesso anno, per fortuna senza vittime.
Per mettere in sicurezza la zona con interventi il Comune ha stanziato poco meno di 500 mila euro.

A rischio anche La Favorita. Per la zona dell’ ex Colonia di viale Diana (chiusa per il pericolo di frane sulla struttura) servirebbero 3,2 milioni per la messa in sicurezza.

Analoga situazione per la strada panoramica che da Mondello porta al Santuario di Santa Rosalia. L’ultimo crollo è avvenuto poco tempo fa, lo scorso settembre. Un grosso masso è caduto su via monte Ercta, facendo posticipare l’apertura del tratto di strada dopo la fine dei lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa costati 300mila euro.

A rischiare ogni giorno anche i parenti dei defunti sepolti in una vastissima area del cimitero dei Rotoli, interdetta al transito dal 2007. L’ordinanza del sindaco è stata rinnovata di anno in anno in attesa di mettere in sicurezza la montagna. Ma a chi vuole solo portare un fiore a chi si è amato e non c’è più non resta che avventurarsi lo stesso nella pericolosissima zona. I lavori sono iniziati lo scorso aprile e dovrebbero concludersi in estate. Avranno un costo di 8,5 milioni di euro.